Di Pietro vuole abrogare i bollini SIAE

L'Italia dei Valori ha depositato un disegno di legge per agevolare la circolazione delle opere d’ingegno

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a cura di Dario D'Elia

L'Italia dei Valori vuole abrogare il contrassegno SIAE. I Senatori del partito di Di Pietro hanno depositato un disegno di legge (N° 1312) che "intende abrogare le disposizioni che sanciscono l’obbligo di apposizione del contrassegno SIAE presenti nel nostro ordinamento e quelle che ricollegano al mancato adempimento di tale obbligo gravi e pesanti sanzioni di carattere penale".

Secondo i Senatori dell'IdV – ma anche la Corte di Giustizia delle Comunità europea (provvedimento C-20/05) – questo vetusto obbligo risalente al 1941 rende più difficoltosa la libera circolazione delle opere d’ingegno. Insomma, non solo il bollino si sarebbe "rivelato inefficace quale strumento antipirateria", ma avrebbe reso anche "più complessa ed onerosa l’attività di distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno nel nostro Paese".

"Il nostro Paese è con la Romania, la Grecia ed il Portogallo, uno dei tre Paesi in Europa a richiedere ancora, ai fini della distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno l’apposizione di un’etichetta adesiva – il cosiddetto contrassegno SIAE – rilasciato, previo pagamento di un sostanzioso corrispettivo, dalla Società italiana autori ed editori (SIAE)", si legge nella presentazione introduttiva del disegno di legge.

Insomma, "In tal modo la distribuzione di opere dell’ingegno nel nostro Paese diverrà più agevole ed economica tanto per i soggetti italiani che per quelli europei e sarà così possibile incrementare la circolazione di contenuti culturali senza che essa sia frenata o rallentata da inutili ed anacronistici bollini inidonei, peraltro, a rappresentare effettiva garanzia di autenticità e, per questa via, a garantire efficacemente i diritti dell’industria del settore".