Digital Rights Management: fatti e misfatti

Dagli esperimenti sulle canzoni "DRM-free" alle parole del commissioni UE, mal riportate: i DRM sono sempre un argomento sulla bocca di tutti

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a cura di Manolo De Agostini

La musica online senza DRM è un'utopia? Forse, ma Universal Music France tenta il colpaccio, almeno in via sperimentale: il disco dell'artista francese Emilie Simon intitolato "Live at Olympia" sarà acquistabile per 9.99 euro dal sito della casa produttrice senza ulteriori restrizioni, ovvero esente da protezioni anticopia.

Il disco potrà essere acquistato solo dagli utenti francesi e proprio per questo appare più come una mossa per incentivarne la vendita che un cambio di rotta da parte di Universal. In passato abbiamo avuto altri esempi di musica "DRM-free", come le proposte periodiche di Yahoo! e l'esperimento di EMI con SpiralFrog.

Nei giorni scorsi si è poi sollevato un polverone per la parole del commissario europeo per la protezione dei consumatori, Meglena Kuneva, che avrebbe dichiarato:

"Pensate che sia giusto che un Cd sia riprodotto in tutti i lettori Cd mentre un brano di iTunes possa essere sentito solo su un iPod? Io no. Qualcosa deve cambiare"

Dopo essere stata giustamente riportata da tutte le testate più importanti, si apprende che molto probabilmente alla fonte vi è stato un grande errore di traduzione/interpretazione, infatti come fa notare Betanews lo scritto "EU Consumer Policy Strategy" non fa riferimento nè a iTunes nè ad Apple. Il testo è di carattere generale e si occupa di come gli stati membri dell'UE debbanno sorvegliare e amministrare il commercio transfrontierale. L'UE suggerisce di non adottare un modello nazionalista ma uniforme, che permetta un maggior controllo. Il testo fa riferimento a Internet e all'e-commerce, un fenomeno sempre più in rapida espansione, ma non a qualcuno in particolare.

Tanto chiasso per niente si potrebbe dire, ma siamo sicuri che i DRM torneranno presto agli onori delle cronache.