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a cura di Alessandro Crea

In occasione della European Dyslexia Awareness Week 2018, è attiva da oggi Dislessia 2.0, la prima piattaforma in Italia che mette a disposizione di famiglie, docenti, studenti e pediatri strumenti digitali innovativi per lo screening gratuito delle difficoltà di lettura, orientando le famiglie verso le 5.000 scuole già certificate "Amiche della Dislessia".

L'iniziativa è realizzata da Fondazione TIM in partnership con l'Associazione Italiana Dislessia, l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, l'Istituto Superiore di Sanità e l'Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Messina in collaborazione con il Ministero della Salute e il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca che ne hanno monitorato la validità e gli effetti.

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Si tratta di un'iniziativa di grande importanza perché tutt'ora sulla dislessia e sui cosiddetti DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) c'è ancora molta confusione e poco supporto da parte delle istituzioni scolastiche. La dislessia anzitutto non è una malattia o una patologia, ma un disturbo del neurosviluppo, che riguarda la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente, che solitamente si manifesta con l'inizio della scolarizzazione. In pratica è "un modo diverso di approcciare la lingua scritta, che richiede strumenti diversi da quelli tradizionali per garantirne la comprensione, ma che non è e non deve essere di ostacolo ad un percorso di studi e di carriera completo, soddisfacente e di successo", come si legge sul sito di Dislessia 2.0.  

Il portale è organizzato in tre aree. Nella prima bambini dai sette anni, ragazzi e adulti potranno effettuare prove di lettura per individuare i segnali del disturbo di lettura e, in caso di lievi difficoltà, avviare un percorso di recupero con una sessione finale di verifica di tali difficoltà. La piattaforma indirizzerà coloro che presentano profili a rischio a strutture competenti per una diagnosi più approfondita. Uno screening on line che permetterà di ridurre il ricorso da parte delle famiglie a specialisti del settore se non in caso di effettivo bisogno.

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Invece per riconoscere i disturbi della comunicazione e del linguaggio nei primi tre anni di vita dei bambini con Smart@pp, i pediatri - in accordo con i logopedisti e i neuropsichiatri - potranno effettuare, anche da tablet e smartphone, uno screening ultra-precoce con domande puntuali secondo test standard validati.

Passando infine all'inclusione degli studenti con DSA, sul portale con Dislessia Amica le famiglie potranno consultare la mappa dei 5.000 istituti - dalla primaria fino alla secondaria di II grado - con docenti formati, che rappresentano oltre il 60% di tutte le scuole statali italiane. La certificazione è stata raggiunta tramite un programma e-learning che dal 2016 ha coinvolto 170 mila insegnanti, 6000 istituti ed erogato 5milioni ore di formazione.