Diventeremo tutti Highlander grazie ai polimeri

Un gruppo di ricercatori ha creato in laboratorio un polimero capace di bloccare anche le emorragie più gravi e salvarci la vita.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il polimero Polystat iniettato nel sangue bloccherà le emorragie più gravi e ci salverà la vita. È quello che emerge da uno studio pubblicato da Science Translational Medicine da un gruppo di ricercatori in bioingegneria dell'Università di Washington.

Tutto parte dal presupposto che un terzo dei decessi correlati a lesioni traumatiche è causato da emorragie. Tamponare o usare lacci emostatici non sono soluzioni efficaci quando l'emorragia è causata da una lesione interna.

Polimero Polystat

Polimero Polystat  

Per far fronte a queste emergenze Suzie Pun, bioingegnere presso l'Università di Washington e co-autore dello studio, ha spiegato di avere creato in laboratorio "un polimero chiamato Polystat che si può iniettare nel sangue e che è in grado di intervenire nella formazione di coaguli".

La coagulazione avviene quando le piastrine si attivano per cercare di formare un "tappo piastrinico" che blocchi una perdita di sangue. Funziona bene in moltissimi casi, ma non quando c'è un'emorragia massiva, perché le piastrine e la proteina fibrosa chiamata fibrina che interagisce con loro defluiscono troppo velocemente. Il polimero che è stato creato è capace di individuare la zona in cui le piastrine stanno cercando di fare un coagulo e rafforzarlo in modo da bloccare il deflusso di sangue.

Polystat si presenta come una "polvere bianca soffice" da sciogliere in soluzione salina e iniettare al paziente. Non è tossico per gli organi, è stato progettato utilizzando lo stesso polimero con cui sono fabbricate le lenti a contatto, a cui è stato aggiunto un peptide creato per individuare e interagire con la fibrina. Una volta iniettato Polystat rileva la fibrina e vi si aggancia per coagulare più velocemente e più efficacemente. In questo modo non creerà coaguli dove non è necessario: "abbiamo progettato Polystat per attivarsi solo dopo che è iniziata l'attività di coagulazione" spiega Nathan Bianco, co-autore dello studio.

Diventermo come Highlander?

Diventermo come Highlander?

La ricerca è ancora in corso perché i dettagli da verificare sono ancora molti, quindi non lo avremo a disposizione tanto presto. La prospettiva però è ottima: il farmaco, che dovrà essere iniettato dai primi soccorritori, un giorno potrebbe davvero aumentare la sopravvivenza dei pazienti bloccando anche le emorragie più gravi.