Due persone sulla Luna nel 2020 per 1,5 miliardi di dollari

Golden Spike, azienda formata da ex dirigenti e impiegati NASA, punta entro il 2020 ad inaugurare i viaggi commerciali sulla Luna. Il biglietto per due dovrebbe costare 1,5 miliardi di dollari, per cui oltre ai privati si guarda anche all'investimento da parte di governi come la Cina.

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a cura di Manolo De Agostini

Golden Spike, un'azienda composta da ex personale della NASA, vuole tornare sulla Luna entro il 2020. L'obiettivo è dare il via all'era dei viaggi privati, per creare un nuovo business che inizialmente sarà solo per pochi: il biglietto, per due persone, costerà infatti 1,5 miliardi di dollari.

Così mentre la NASA è concentrata su Marte, i privati puntano al nostro satellite, che ormai non riceve la visite da 40 anni. Chi avrà la fortuna, e ovviamente il denaro, per partire alla volta della Luna avrà la possibilità di camminare sulla superficie, come fece Neil Armstrong nel 1969 e altri astronauti dopo di lui.

Per arrivarci  Golden Spike si affiderà fondamentalmente alle stesse tecnologie che la NASA usò per le missioni Apollo, aggiornate con la strumentazione odierna. Secondo quanto riportato dai colleghi di Wired, "due razzi porteranno nell'orbita della Luna una navicella e un modulo di allunaggio", dopodiché serviranno "altri due lanci per l'invio dell'equipaggio umano, che scenderà sul suolo lunare e tornerà indietro".

Alan Stern, fondatore dell'azienda, ha dichiarato che Golden Spike sarà aperta non solo ai privati, ma anche ai governi che vogliono fare ricerca scientifica o fregiarsi di questo traguardo, per ora raggiunto solo dagli Stati Uniti nell'era della grande Guerra Fredda con 'Unione Sovietica.

Stern sa benissimo che non è il primo a buttarsi in un progetto simile e che non è facile ricreare quanto realizzato dalla NASA. Ancor di più se non hai fondi, perché al momento non ci sono finanziatori (noti) e per cui tutto dipenderà dalla "vendita anticipata dei biglietti". Si parla comunque un investimento complessivo di 7/8 miliardi di dollari.

Ci sarà quindi un ricco paperone, o un governo benestante, pronto a scommettere su Golden Spike? "Sappiamo che può sembrare fantascienza, ma abbiamo intenzione di farla diventare realtà", ha dichiarato Alan Stern. Al momento non c'è nulla di certo, ma sembra che l'azienda sia in trattativa con alcuni governi, e si fa il nome della Cina, una nazione che si sta affacciando prepotentemente nell'esplorazione spaziale.

Chiaramente non mancano gli scettici. John Pike, esperto di economia spaziale e direttore di GlobalSecurity.org, ha dichiarato sempre a Wired che non crede nella fattibilità del progetto di Golden Spike.

"Direi che non ha abbastanza zeri nel suo bilancio. Il programma Apollo, negli anni '60, è costato qualcosa come 110 miliardi di dollari di oggi, di cui 18 solo per lo sbarco sulla Luna. E da allora non c'è stato nessun miglioramento veramente significativo nella tecnologia missilistica e dei razzi spaziali. […] Se fosse veramente possibile portare persone sulla Luna con un budget così ridotto, qualcuno l'avrebbe già fatto".