Ecco i commenti censurati da BeppeGrillo.it

Nocensura.eusoft.net è il sito che raccoglie tutti i commenti censurati dal blog di Beppe Grillo. Si tratta di una piattaforma automatica piuttosto affidabile. Non intende violare alcun tipo di copyright o appropriarsi di materiale di terzi. L'obiettivo è la trasparenza.

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a cura di Dario D'Elia

Nocensura.eusoft.net è il nuovo sistema automatico online che promette di fare chiarezza sui post censurati dal sito BeppeGrillo.it. Dopo lo scandalo dei flamer anti-grillini qualcuno ha deciso di attivarsi, e così sviluppando un'applicazione ad hoc ha svelato i retroscena del blog più famoso d'Italia. Di loro sappiamo poco, tranne che hanno registrato (o aggiornato) il dominio il 29 gennaio 2013.

La pagina web si mostra come un comune database, d'altronde lo scopo "è mostrare i commenti rimossi dal blog di Beppe Grillo". C'è l'elenco dei post e cliccando su ogni link si accede ai vari commenti scomparsi dal sito. Ovviamente i gestori non si ritengono "responsabili in alcun modo delle opinioni espresse da parte degli utenti, ne deteniamo alcun diritto sul materiale pubblicato".

Elenco post e rimozioni

La piattaforma scansiona in automatico e quindi è soggetta a errori che "possono riguardare sia il contenuto dei commenti, sia l'errata segnalazione di rimozione". Il consiglio quindi è sempre di verificare "tuttavia, al fine di garantire la qualità del servizio, viene effettuato quotidianamente un controllo a campione sui commenti rimossi, che ad oggi è sempre risultato positivo".

Tutto ciò vuol dire che indicativamente NoCensura funziona bene, e funziona meglio se si lascia passare qualche giorno dalle pubblicazioni.

"Non si intende violare alcun tipo di copyright o appropriarci di materiale di terzi. Vengono riportati soltanto i contenuti rimossi, tranne nel caso di rimozione di un sotto-commento, in cui viene riportato (per contestualizzazione) anche il commento principale", si legge nelle note informative.

"Non si vuole esprimere alcuna opinione o giudizio o azione diffamatoria nei confronti del blog, ma esercitare il semplice diritto di cronaca, riportando i fatti avvenuti".

Apprezzabile questa ricerca di trasparenza, sopratutto quando i dati indicano per alcuni post anche 300/500 commenti cancellati. In senso assoluto questo non può essere considerato un motivo di condanna, anche perché la censura online spesso è usata sia per proteggere il gestore dei sito che gli utenti stessi da eventuali denunce.

Insomma, bisognerebbe analizzare caso per caso. E questo è lo strumento perfetto per farlo.