Elon Musk manda a quel paese i suoi clienti, X rischia di chiudere

Durante la conferenza DealBook, Musk ha letteralmente insultato le aziende che pensano di ricattarlo con il boicottaggio pubblicitario.

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a cura di Andrea Maiellano

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Elon Musk è stato il protagonista della conferenza DealBook, alternando risate nervose e umorismo controverso sul palco dell'evento. Gli argomenti principali si sono rapidamente spostati, difatti, sui recenti post antisemiti di Musk su X e sul futuro dell'azienda in seguito al boicottaggio degli inserzionisti.

Musk ha oscillato tra scuse e difese, riconoscendo gli errori e poi respingendo gli inserzionisti con decisione.

"Spero smettano. Non pubblicizzate", ha detto Musk all'intervistatore Andrew Ross Sorkin. "Se qualcuno cercherà di ricattarmi con la pubblicità, ricattarmi con i soldi, può tranquillamente andare a farsi fottere. Vada a farsi fottere! È chiaro? Spero di sì."

Dopodiché Musk ha preso di mira il CEO di Disney, Bob Iger, il quale ha dichiarato, sullo stesso palco e poche ore prima dell'intervento di Musk, di non voler affiliare in alcun modo Disney alla figura di Elon Musk. "Ehi Bob, se sei in platea, spero ti sia chiaro il mio messaggio."

In seguito Musk ha ribadito, con un pelo di velata rassegnazione, il fatto che il recente boicottaggio pubblicitario, possa effettivamente annientare X.

Le sue parole sono arrivate dopo un tentativo di rimediare al danno causato da un suo post antisemita definito "verità effettiva". Il boicottaggio pubblicitario ha coinvolto oltre 100 marchi e secondo il New York Times l'azienda rischia una perdita di 75 milioni di dollari entro la fine dell'anno.

Musk ha espresso rammarico per il suo comportamento, attribuendo anche una responsabilità ai media per non aver diffuso le sue precisazioni nel momento in cui sono state rilasciate, alimentando ulteriormente questa caccia alle streghe.

Ha cercato di spiegare le sue azioni sostenendo di non essere in un "tour delle scuse". Ha inoltre espresso convinzioni controverse in merito ai finanziamenti operati da alcune personalità ebraiche.

La CEO di X, Linda Yaccarino, ha sottolineato il ruolo unico di X nell'intersezione tra libertà di espressione e realtà, con un messaggio di accoglienza per i partner che credono nel lavoro dell'azienda.