Emotional Computer, l'elettronica dei sentimenti

A Cambridge si studia come far interpretare e analizzare le emozioni umane ai computer e ai robot del futuro. Un bel video illustra gli studi del professor Robinson.

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a cura di Manolo De Agostini

All'Università di Cambridge il professor Peter Robinson sta lavorando per far sì che le emozioni che proviamo possano rendere l'interazione con le "macchine" più naturali. Tre sono le domande a cui vuole rispondere con i propri studi: i computer possono capire le emozioni? Possono esprimere emozioni? Possono sentirle?

Intensità dello sguardo, tono della voce, postura: sono tutti segnali, non sempre chiari, che possono indicare un nostro stato d'animo e che ci aiutano a interagire con le persone. Se i robot e i computer in generale riuscissero a capirle, potrebbero fare un grande salto di qualità e rendere la vita "migliore" (tralasciando scenari da film catastrofistici).

Per questo Peter Robinson e il suo team hanno realizzato una testa robotica che fa da assistente GPS all'interno di un simulatore (basato su un noto videogioco). "Il modo in cui Charles e io possiamo comunicare ci mostra come interagiranno le persone con le macchine in futuro". Il video qui di seguito è ben congeniato e rende bene l'idea degli studi di Robinson. Voi che ne pensate?