Europa 7 chiede 2 miliardi di danni allo Stato

La Corte europea di Strasburgo tra tre mesi al massimo renderanno nota la sentenza sul caso Europa 7. La richiesta di danni è di 2 miliardi. Lo Stato italiano potrebbe essere condannato per aver violato il diritto alla proprietà privata.

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a cura di Dario D'Elia

Se la Corte europea di Strasburgo dovesse dare ragione a Europa 7, nel contenzioso con lo Stato sulla mancata assegnazione delle frequenze TV, rischiamo di dover sborsare 2 miliardi di euro di danni. Sì, gli italiani rischiano davvero a questo giro. Diciamo che difficilmente la Corte riconoscerà un danno così alto, ma la sostanza non cambia.

Europa 7

La vicenda è praticamente nota a tutti. Nel 1999 l'emittente Europa 7 vince la gara per la concessione delle frequenze nazionali, battendo di un soffio Rete 4. Poiché non dispone delle frequenze è costretta ad attendere il piano di assegnazione nazionale. Il Ministero delle Comunicazione fondamentalmente contravviene alla gara pubblica e concede la prosecuzione delle trasmissioni alle "reti eccedenti" (Rete 4 e TELE+ Nero). Dopodiché parte un contenzioso tra Europa 7, i governi che si succedono e Mediaset (per approfondire). In ogni caso Europa 7 non riesce a trasmettere e Rete 4 continua la sua attività.

Adesso la Corte europea di Strasburgo è stata chiamata a pronunciarsi definitivamente sull'accaduto e determinare se lo Stato italiano abbia violato il diritto alla proprietà privata ed eventualmente stabilire il danno.

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"Mi aspetto una sentenza esemplare, noi abbiamo chiesto un risarcimento di due miliardi di euro'', ha spiegato Francesco Di Stefano, proprietario del canale TV. I giudici ieri si sono ritirati per deliberare, ma la sentenza sarà resa nota non prima di tre mesi.

I legali dello Stato sostengono che Di Stefano si stia muovendo ''per spirito mercantilistico": nel 2009 ha già ricevuto come risarcimento 1 milione di euro (!).

"Ho combattuto per anni contro un muro di gomma", ha aggiunto Di Stefano sostenendo che ogni istituzione immaginabile ha agito per anni nel tentativo di ostacolare il suo progetto.