Evernote allo scoperto: faremo hardware nuovo e magico

Evernote, conosciuta per il servizio cloud per prendere note, punta a diventare qualcosa di più. Per questo guarda al mondo hardware, dapprima siglando partnership con alcuni produttori e poi impegnandosi nella progettazione di dispositivi innovativi in prima persona.

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a cura di Manolo De Agostini

Evernote presenterà presto dell'hardware, prima in collaborazione con alcuni partner e poi autonomamente. Sì, stiamo parlando di quella Evernote, l'azienda che ha creato un servizio per prendere appunti (note) molto potente e diffuso, disponibile su computer e dispositivi portatili. La notizia è stata riportata a IDG News Service, che ha intervistato l'amministratore delegato dell'azienda, Phil Libin. "Non ci occuperemo della produzione, ma procederemo a uno sviluppo congiunto", ha affermato l'AD confermando l'intenzione di entrare nel settore hardware.

"Col tempo, nel giro di pochi anni - tre, quattro, cinque - credo che saremo pronti a fare qualcosa noi stessi", ha aggiunto Libin. Non è chiaro cos'abbia in mente l'azienda, ma secondo il CEO punta a realizzare dispositivi che sono "nuovi e magici", anziché entrare in categorie di prodotto già esistenti. Insomma, sembra chiudere la porta a smartphone e tablet.

Evernote lavora già con produttori di hardware per includere il proprio servizio nei loro dispositivi, come scanner, fotocamere e persino prodotti in grado di misurare la pressione sanguigna. Evernote è anche una delle prime applicazioni di terze parti pronte per i Google Glass, gli occhiali hi-tech dell'azienda di Mountain View in via di sviluppo.

L'amministratore delegato ha parlato anche di altre cose meno fantasiose. "Probabilmente a maggio" Evernote introdurrà l'autenticazione a due fattori, insieme ad altri cambiamenti alla sicurezza del servizio che saranno visibili all'utente. L'obiettivo è far dimenticare l'hack subito il mese scorso, quando nomi, indirizzi email e password codificate sono stati sottratti da malintenzionati.

Libin ha anche detto di non temere le soluzioni concorrenti Google Keep e Microsoft OneNote. "Non siamo sulla difensiva. Il nostro obiettivo non è quello d'impedire a chicchessia di fare quello che vuole. Penso sia alquanto difficile replicare ciò che abbiamo, ma è certamente possibile".

L'AD ha anche affermato che l'azienda potrebbe produrre utili in ogni momento, ma attualmente è focalizzata nell'espansione all'estero, e al momento non c'è l'intenzione di farsi acquisire da realtà più grandi. E per finire, Libin ha confidato che una delle sfide sul tavolo è quella di realizzare un nuovo tipo di applicazione in grado di funzionare su differenti sistemi operativi, piuttosto che sviluppare una app diversa per ogni ecosistema.