FBI: Anonymous e LulzSec, 16 hacker in manette

Una vasta operazione dei federali statunitensi ha portato all'arresto di presunti hacker dei gruppi Anonymous e LulSec responsabili di attacchi a PayPal, AT&T e un sito dell'FBI. Fermi anche in Olanda e Regno Unito.

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a cura di Manolo De Agostini

L'FBI ha dichiarato di aver arrestato sedici persone che sarebbero collegate ai gruppi hacker Anonymous e LulzSec. L'operazione ha toccato Alabama, Arizona, California, Colorado, distretto di Columbia, Florida, Massachusetts, Nevada, New Mexico, Ohio e distretto del New Jersey.

Quattordici fermi sono relativi a un attacco avvenuto sul finire dello scorso anno ai danni di PayPal. L'azienda aveva chiuso un account usato da Wikileaks per ricevere donazioni e gli Anonymous avevano deciso di punirla con attacchi di tipo DDoS, messi a segno con il tool open source Low Orbit Ion Cannon (LOIC). In tutto gli agenti dell'FBI hanno eseguito più di 35 mandati di perquisizione. Questi i nomi e i nickname dei fermati:

  • Christopher Wayne Cooper, 23, alias "Anthrophobic"
  • Joshua John Covelli, 26, alias "Absolem" e "Toxic"
  • Keith Wilson Downey, 26
  • Mercedes Renee Haefer, 20, alias "No" e "MMMM"
  • Donald Husband, 29, alias "Ananon"
  • Vincent Charles Kershaw, 27, alias "Trivette", "Triv" and "Reaper"
  • Ethan Miles, 33
  • James C. Murphy, 36
  • Drew Alan Phillips, 26, alias "Drew010"
  • Jeffrey Puglisi, 28, alias "Jeffer", "Jefferp" e"Ji"
  • Daniel Sullivan, 22
  • Tracy Ann Valenzuela, 42
  • Christopher Quang Vo, 22

A queste quattordici persone ne vanno sommate altre due, fermate per azioni di altro genere. Un ventunenne, Scott Matthew Arciszewski, è stato arrestato in Florida con l'accusa di aver attaccato il sito Tampa Bay InfraGard, sponsorizzato dall'FBI e nato dalla partnership tra enti pubblici e aziende private per sviluppare il tema della protezione delle infrastrutture critiche. 

Un altro ventunenne, Lance Moore di Las Cruses, New Mexico, è stato accusato di aver rubato informazioni confidenziali dai server dell'operatore mobile AT&T. Si ritiene che il giovane abbia lavorato nell'assistenza clienti, da cui sarebbe riuscito a scaricare migliaia di documenti e file. Le informazioni in seguito sono state pubblicate sul Web dal gruppo di hacker LulzSec.

Con queste operazioni di polizia le autorità ritengono di aver inflitto un duro colpo ai due gruppi hacker, che per ora non hanno risposto a questa ennesima operazione di polizia. Queste persone sono accusate di cospirazione e aver causato danni intenzionali a computer protetti. L'accusa di cospirazione può comportare un massimo di cinque anni di detenzione e una multa di 250 mila dollari, mentre quella per danni intenzionali fino a 10 anni e 500 mila dollari di multa.

Gli arresti hanno riguardato anche il Regno Unito. La Metropolitan Police Service ha fermato un ragazzo di 16 anni del sud di Londra conosciuto con il nickname "T-Flow", sospettato di aver infranto il Computer Misuse Act e di aver partecipato alle azioni sia dei LulzSec che degli Anonymous. Infine, la polizia olandese ha arrestato quattro persone per cyber crimini correlati ai casi seguiti dall'FBI.

Nelle settimane scorse in Italia sono state denunciate alcune persone (Anonymous italiani beccati dalla Polizia, tre denunce) mentre in Turchia sono stati in 32 a finire in manette (Turchia: 32 presunti Anonymous in manette). Tre arresti sono avvenuti in Spagna e uno nel Regno Unito.