Poker cash online: boom italiano in pochi giorni

Da lunedì il fenomeno del poker cash online sembra esploso oltre ogni aspettativa. L'eliminazione delle restrizioni al gioco d'azzardo online consentirà al settore di compiere un salto a tripla cifra.

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a cura di Dario D'Elia

Il poker cash online, com'era previsto, sta sbancando. A pochi giorni dall'eliminazione di ogni restrizione al gioco d'azzardo online, pare che i volumi di gioco siano cresciuti del 500/600% rispetto ai tornei di poker (digitali) tradizionali. E dire che le finestre di gioco per ora sono limitate: ad esempio Best In Game assicurerà le 24 ore solo da venerdì. 

"Per un confronto del genere sarà meglio aspettare qualche giorno, ma i dati sui volumi di gioco sono decisamente positivi. Per il momento, possiamo dire che sono nettamente più alti di quelli dei tornei sit and go. Inoltre l'incremento dei log-in è notevole, hanno effettuato degli accessi anche molti giocatori cosiddetti dormienti. Il cash rappresenta sicuramente uno stimolo in più", ha dichiarato Fausto Barzanti, Room Manager di Best In Game.

Liberi di giocare d'azzardo

Soffrono invece le vecchie poker room. "In particolare i sit and go, i tornei programmati invece si rivolgono a un tipo di giocatore diverso e quindi risentono meno della concorrenza. Un torneo di questo genere ha come vantaggio il montepremi, una quota di iscrizione di 5 euro magari permette di vincerne 200. Il cash invece ha dalla sua la rapidità, il giocatore non è tenuto a rimanere collegato per tutta la durata del torneo: può sedersi e uscire dal tavolo in qualunque momento, magari gioca approfittando di una pausa. Le vincite ovviamente sono in media inferiori, con una posta di 5 euro, se ne possono vincere altrettanti o poco di più", ha aggiunto Barzanti. 

"La maggior parte dei giocatori siede ai tavoli con le poste più basse. Ma c'è un buon movimento anche sui tavoli con poste da 50 a 200 euro".

Secondo le stime dello Studio Carboni and Partners questo aggiornamento consentirà al comparto online di crescere di circa il 145%: si passerà da 4,8 a 11,8 miliardi di euro.