Altro che Apple o Google, il marchio più potente del mondo è Ferrari. Per il secondo anno consecutivo The Brand Finance Global ha premiato il gioiello di Maranello con il massimo riconoscimento che si possa dare a un "brand". Questo a una serie di pregi: desiderabilità, fiducia dei consumatori, lealtà, identità visuale, presenza online e soddisfazione dei dipendenti.
"Il Cavallino rampante su sfondo giallo è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo anche dove non ci sono ancora le strade. Nel suo paese natale e tra i suoi molti ammiratori in tutto il mondo la Ferrari ispira molto più della lealtà al brand, più di un culto e una devozione quasi religiosa", spiega David Haigh, AD di Brand Finance.
Ferris Bueller's Day Off (1986 - John Hughes)
Ferrari per altro è una delle sole 11 aziende, comprese Google, Hermes e Disney, ad aver ottenuto un brand rating AAA+ per la sua forza.
L'unica nota dolente è rappresentata dal valore del marchio che è quantificato in soli 4 miliardi di dollari, e che è valso la 350° posizione assoluta. Per fare un paragone, Apple che è leader indiscussa, viaggia a quota 104 miliardi di dollari. Seguita da Samsung (78 mld), Google (68 mld) e Microsoft (62 mld).
Ecco forse una spiegazione della recente decisione di Marchionne di scorporare il marchio Ferrari dalle attività automotive. Le sole attività di licenza del marchio e di franchising nel 2013 avrebbero fruttato 92,5 milioni di euro, un margine operativo lordo di 52,4 milioni e un risultato netto pari a 50,8 milioni. Una cifra da capogiro se si considera che l'intero gruppo Ferrari nel 2012 ha registrato un fatturato di 2,43 miliardi e utili netti di 244 milioni.
Qualcuno nell'ambiente parla già di scorporo degli assett: l'immateriale che genera utile all'estero e le attività produttive in Italia.