Fibra nelle aree sfortunate? Ecco Enel, E-Via, TIM e Terna

Enel , E-Via, Telecom e Terna sono le candidate per i bandi fibra Infratel relativi all’acquisto di diritti d’uso di infrastrutture di posa di cavi in fibra ottica.

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a cura di Dario D'Elia

Il bando Infratel di marzo per la costruzione e gestione di nuove reti in fibra conferma i peggiori auspici. Gli operatori TLC più importanti, tranne Telecom Italia, non sono della partita. Si tratta un bando di gara "per l’istituzione di Accordi Quadro con più operatori relativi all’acquisto di diritti d’uso di infrastrutture di posa di cavi in fibra ottica da integrare nella rete di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga realizzata da Infratel".

Ieri Infratel ha pubblicato la nota ufficiale che delinea i concorrenti che hanno superato la fase di prequalifica. Insomma, saranno ammessi alla fase di sottoscrizione degli Accordi Quadro solo quattro società. Nello specifico: Enel Open Fiber, E-Via, Telecom Italia e Terna.

infratel

L'importo totale è di 150 milioni di euro. Enel di fatto conferma il suo impegno a giocare su due fronti: quello dell'FTTH nelle zone competitive (224 città) e della fibra in altre aree. Telecom Italia prosegue nel suo percorso di sviluppo nazionale e in qualche modo, per quanto sia sempre un po' tirata per il colletto per la sua condizione di ex-monopolista, rimane sempre protagonista del settore reti.

E-Via, che fa parte del gruppo Retelit, è un outsider di lusso. Pochi sanno che detiene 9.000 chilometri di fibra, 9 reti metropolitane (MAN) nelle maggiori città italiane e più di 200 centri urbani attraversati. "La rete di proprietà di Retelit si snoda lungo le principali strade statali, provinciali e comunali, toccando le maggiori città italiane e copre tutti i principali bacini di utenza nazionali sia per numero di abitanti che per volume di attività economiche", sottolinea la nota di presentazione dell'azienda.

Infine Terna, l'operatore di reti per la trasmissione dell'energia elettrica che vanta circa 72.000 chilometri di linee in alta tensione. La sua partecipazione al progetto Infratel è molto interessante, poiché potrebbe mettere in gioco i suoi cavidotti e le strutture sospese. La coincidenza golosa è legata al fatto che l'attuale AD di Telecom Italia, Flavio Cattaneo, si è distinto con lo stesso ruolo proprio in Terna tra il 2005 e il 2014.

Aggiornamento. Non si tratta del bando di giugno per le aree a fallimento di mercato bensì quello di marzo.