Fibra TIM in ogni luogo, accordo bomba con UTILITIITALIA

TIM ha firmato un accordo con UTILITIITALIA, l'ente che raggruppa 500 aziende dell'energia elettrica, gas, acqua e ambiente per la posa della rete in fibra.

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a cura di Dario D'Elia

TIM ha siglato un accordo con UTILITIITALIA, la federazione che raggruppa sul territorio nazionale le aziende operanti nei servizi pubblici dell'energia elettrica, gas, acqua e ambiente per velocizzare lo sviluppo della rete in fibra.

Si tratta di una grande rivoluzione poiché si parla di circa 500 public utilities (qui l'elenco delle associate) che condivideranno le proprie infrastrutture per la posa delle reti, velocizzando non solo le procedure ma anche riducendo i costi di implementazione. TIM e UTILITIITALIA hanno siglato un Memorandum of Understanding che "in applicazione delle normative per lo sviluppo delle reti a banda ultralarga,  punta a facilitare l'utilizzo di infrastrutture preesistenti di oltre 500 gestori dei servizi pubblici locali".

cavidotti

L'accordo quadro (non esclusivo) consentirà l'impiego di tubi,  cavidotti e reti dell'illuminazione pubblica, "in attuazione del Dlgs.33/2016 definisce una procedura unica immediatamente operativa e applicabile a livello nazionale per regolare le operatività per l'accesso e  il co-utilizzo delle infrastrutture delle aziende aderenti alla federazione".

Tutto ciò si tradurrà in una riduzione drastica degli gli scavi per la posa della fibra e dei disagi per la cittadinanza e la circolazione stradale. Non meno importante la progettazione condivisa nei casi di posa di nuove infrastrutture.

"L'iniziativa darà un ulteriore impulso alla sviluppo della rete in fibra ottica di TIM su tutto il territorio nazionale che  ha già raggiunto il 71% di copertura (FTTC e FTTH, NdR.) con oltre 17 milioni di abitazioni in circa 2.100 comuni, grazie agli importanti investimenti previsti nel triennio 2017-2019 pari a circa 11 miliardi di euro in Italia di cui 5 dedicati esclusivamente allo sviluppo della banda ultralarga fissa e mobile", conclude la nota ufficiale di TIM.

Il commento

L'operazione di TIM è sulla carta vincente perché di fatto potrà replicare ciò che è prassi per il diretto concorrente Open Fiber - che si affida parzialmente alle infrastrutture ENEL. Fra gli associati infatti c'è Acea di Roma, Toscana Energia di Firenze, Ottogas di Napoli, etc.

Far passare i cavi in fibra nelle condotte o le infrastrutture aeree di oltre 500 gestori dei servizi pubblici locali vuol dire raggiungere una copertura capillare del territorio, anche luoghi oggi virtualmente preclusi a Open Fiber. Bisogna infatti ricordare che ad esempio a Roma c'è stato bisogno di un accordo con Acea per sfruttarne la rete di distribuzione di elettricità. OF in pratica ha il "limite" della copertura ENEL a meno che non si accordi con ogni singolo gestore locale.

TIM potrà sviluppare sia la rete FTTC che FTTH volendo, fermo restando il fatto che la sua architettura nazionale si presta meno a progetti nuovi. OF può disegnarsi da zero la rete ottenendo una livello di efficienza - nel rapporto costi/benefici - superiore.

L'ex-monopolista però ha un vantaggio: la sua rete in fibra (per lo più FTTC) copre già oltre il 70% del territorio - almeno stando a quanto dichiara. Quella di Open Fiber sta muovendo i primi passi.