filmsenzalimiti.it, 8 mesi di reclusione per il gestore

Il gestore della piattaforma pirata "filmsenzalimiti.it" è stato condannato a 8 mesi di reclusione e 1.720 euro di multa. Qualcosa però non torna e l'avvocato Fulvio Sarzana conferma l'appello.

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a cura di Dario D'Elia

Il gestore del portale pirata "filmsenzalimiti.it" è stato condannato a 8 mesi di reclusione e 1.720 euro di multa dal giudice penale del Tribunale di Viterbo.La violazione della legge sul diritto d'autore (L. 633/1941) è costata cara, ma qualcosa non torna e come ha sottolineato l'avvocato Fulvio Sarzana, che si è occupato del caso, "bisognerà attendere la pubblicazione delle motivazioni".

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filmsenzalimiti.it

"In sede civile hanno ritenuto che non fosse responsabile, in sede penale sì. È singolare", ha dichiarato a Tom's Hardware l'avvocato Sarzana. "In ogni caso ci appelleremo".

La Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali ha diffuso una nota ufficiale piena di soddisfazione. "Si tratta di una delle condanne più significative mai ottenute in Italia nei confronti di chi distribuisce illecitamente contenuti audiovisivi sul web", ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV. "Questa sentenza, nella sua chiarezza, non lascia spazio ad interpretazioni e ribadisce nuovamente in maniera inequivocabile la gravità della pirateria audiovisiva quale reato penale".

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Per ricostruire la vicenda bisogna partire dal sequestro del sito avvenuto da parte della Guardia di Finanza di Arezzo nel 2013. filmsenzalimiti.it ai tempi era considerato uno dei portali più frequentati dagli utenti italiani per la "fruizione illecita in streaming di film e serie televisive, anche in prima visione, con un catalogo complessivo di oltre 3.000 titoli", sostenevano i detentori di copyright.

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L'accusa era di aver violato le norme sul diritto d'autore in base all'art. 171-ter della legge 633/1941. "Ma noi non abbiamo mai dato la possibilità di scaricare i film, e neanche li caricavamo, sono stati sequestrati dei PC, dove di certo non troveranno nulla di inerente alla pirateria, perché filmsenzalimiti non è nulla di inerente alla pirateria", aveva scritto il gestore su Facebook.

In sede penale due anni fa il giudice del Tribunale di Roma riconobbe la non-responsabilità del titolare, accettando invece quella del figlio minorenne e poi stabilendo per lui il cosiddetto "perdono giudiziale". In pratica per questioni di età e altri elementi si tratta di una pronuncia irrevocabile di proscioglimento in luogo della condanna.

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In sede civile nel 2016 venne annullata la sanzione amministrativa e stabilita l'assoluzione. Il Tribunale aveva ritenuto "che le osservazioni contenute nel verbale degli agenti di polizia giudiziaria, con il quale venivano contestati il reato e la violazione amministrativa relativi alla messa a disposizione dei film, non potessero costituire di per sé elemento di prova necessario, in assenza di ulteriori prove sulla effettiva illiceità dell'attività". Adesso invece il nuovo processo penale sembra fornire una valutazione diversa dei fatti.

Insomma, come ha suggerito l'avvocato Sarzana, sembra un caso di "ne bis in idem" ovvero una criticità giudiziaria su cui si è già espressa la Giustizia Europea. La locuzione latina significa "non due volte per la medesima cosa", che al netto dei tecnicismi giuridici potrebbe valere anche nel caso in cui ci si trovi di fronte a sentenze discordanti riguardanti un medesimo caso. Da rilevare che l'articolo 174 bis (Urbani) della legge sul diritto d'autore riconosce la sanzionabilità civile e penale, ma fino ad ora non si era ancora vista un'assoluzione nel civile e poi una condanna nel penale.