Fabbricanti di bufale da una parte, dall'altra lettori superficiali, distratti o poco avvezzi a verificare le fonti. Il combinato disposto è un guazzabuglio di notizie vere e false, difficili da distinguere. Troppe, troppo. Così il Gotha dell'informazione di qualità ad autunno avvia una massiccia offensiva antibufala, in collaborazione con Facebook e Twitter. First Draft, prima bozza - questo il nome - non è più soltanto un progetto. Tra poche settimane una trentina di aziende editoriali e tecnologiche faranno rete e si scambieranno dati per contrastare la diffusione online di notizie false.

First Draft è nata a giugno 2015 su impulso di Google News e ne fanno parte tra gli altri Washington Post, New York Times, Agence France Presse, Telegraph, CNN, ABC, Al Jazeera, Breaking News, International Business Times UK, Reveal project, Euronews, Amnesty International, European Journalism Centre, American Press Institute, YouTube, BuzzFeed News, Storyful. Obiettivo della coalizione è "lavorare insieme su idee e iniziative, tra cui un programma di formazione dei formatori, il lancio di una piattaforma di verifica collaborativa e la creazione di un codice di condotta volontario".
La novità è il coinvolgimento dei social network, che sono ormai tra i più importanti veicoli di diffusione di notizie, bufale comprese. La responsabile di Facebook per il giornalismo, Áine Kerr, ha dichiarato al Guardian che ci sarà la massima disponibilità ad accogliere segnalazioni e criticità sia dalla comunità social che dalle redazioni dei giornali aderenti.
Riusciranno i "nostri eroi" a circoscrivere il fenomeno delle notizie false e dare una nuova opportunità alla buona informazione?