L'importanza della responsabilità

Fortune ha pubblicato un articolo in cui riporta indiscrezioni e aneddoti sulla vita professionale in Apple e su Steve Jobs, che è definito un dittatore e accentratore. La sua filosofia è già stata tramandata ai dirigenti, che porteranno avanti la stessa Apple anche senza di lui. Intanto il re di Cupertino guadagna il terzo posto nella classifica di Engineering Heroes davanti a personaggi storicamente più importanti.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'importanza della responsabilità

L'articolo del Fortune include inoltre una lista di indiscrezioni sulle abitudini di Apple: ogni lunedì il team esecutivo tiene una riunione che passa in rassegna i progressi dell'intera attività e dei prodotti in fase di sviluppo. L'80 dei contenuti sarà invariato rispetto alla settimana precedente. Ogni mercoledì Tim Cook presiede una riunione di marketing e comunicazione. La responsabilità è presa sul serio: durante le riunioni la sigla DRI (direttamente responsabile individualmente) è sempre bene in evidenza.

Jobs calcola che Sony ha troppe divisioni e troppi responsabili per poter creare un concorrente efficace dell'iPod dell'iPad o dell'iPhone.

Il direttore finanziario è l'unico responsabile per i costi e per le spese, che si traducono in profitti e perdite; Jobs calcola che Sony, per esempio, ha troppe divisioni e troppi responsabili per poter creare un concorrente efficace dell'iPod dell'iPad o dell'iPhone. Secondo Jobs, infatti, non è la sinergia a far funzionare Apple, quanto il fatto che "siamo una squadra unificata".

È proprio riguardo alla responsabilità che c'è un secondo aneddoto, che a quanto pare Jobs sforna ogni volta che viene nominato un nuovo vice presidente in azienda: Steve Jobs illustra uno scenario in cui un giorno il cestino del suo ufficio non viene più svuotato. Chiede spiegazioni al suo inserviente e gli viene risposto che sono stati cambiati i lucchetti e che non ha le nuove chiavi. Jobs la definisce una scusa accettabile, perché è detta da chi svuota cestini per vivere. Un vicepresidente non può farlo. "Dall'inserviente al vicepresidente ad un certo punto le scuse cessano di esistere e quel confine viene attraversato quando si diventa vicepresidenti". Morale: un vicepresidente non può sbagliare, e se sbaglia ne paga le conseguenze personalmente.

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Chissà, alla luce di queste nuove indiscrezioni, cosa penseranno gli studenti che potrebbero andare a studiare a Cupertino. Sempre secondo quanto scritto dal Fortune, infatti, sembra che Steve Jobs abbia intenzione di realizzare la Apple University, una università per insegnare ai nuovi arrivati come si prendono decisioni critiche. A tenere le lezioni dovrebbero essere i top manager aziendali.

Infine, nell'articolo Lashinsky si chiede se e come Apple possa sopravvivere senza Steve Jobs, questo dittatore e accentratore attorno al quale tutto ruota. Secondo alcune fonti sembra che Jobs abbia già istruito a dovere gli alti dirigenti, indottrinandoli con la sua stessa cultura e assicurandosi che poteranno avanti la sua filosofia.

Intanto è di oggi la notizia che Jobs si è guadagnato il terzo posto nella classifica di "Engineering Heroes" nominati dagli studenti di ingegneria del Regno Unito. La nomina di Jobs, "è alquanto insolita perché non è famoso per le sue capacità di ingegneria; egli, tuttavia, è noto per essere profondamente coinvolto nella definizione dei principi di design dei prodotti Apple e di controllarne i minimi dettagli. La sua influenza c'è nei dispositivi come l'iPod, l'iMac e l'iPhone."

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Jobs si classifica sopra ad alcune figure storicamente più importanti, come Nikola Tesla, l'inventore della corrente alternata, e Frank Whittle, l'inventore del motore a reazione. Altri personaggi storici tra i primi 10 sono Isaac Newton, Albert Einstein, Charles Rolls, Henry Royce e Thomas Edison. L'ex CEO di Microsoft, Bill Gates, è al quinto posto, dietro a Tesla.