Fra pochi mesi si potrà volare nello spazio senza limitazioni (forse)

Dal prossimo ottobre i viaggi spaziali commerciali potrebbero diventare una realtà, a patto di trovare una regolamentazione adeguata.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

L'industria spaziale commerciale, negli Stati Uniti, sta affrontando un'incertezza normativa. Nel 2004, infatti, il Congresso approvò una legge che istituì una moratoria sulle normative federali di sicurezza per gli astronauti commerciali, e per i turisti spaziali, che viaggiano fra le stelle a bordo di razzi, e veicoli spaziali, di proprietà privata.

Questa moratoria, nota come "learning period", aveva l'obiettivo di concedere alle nuove aziende spaziali, il tempo necessario per apprendere i rischi, mettersi in regola con le misure di sicurezza e stabilizzarsi adeguatamente, onde evitare di affrontare future regolamentazioni dettate dal governo che avrebbero rischiato di ostacolare lo sviluppo del settore.

La moratoria in questione, scadrà alla fine di settembre 2023 e questa data, così imminente, sta suscitando notevoli preoccupazioni nell'industria spaziale. La House Science Committee, difatti, sta ancora valutando un disegno di legge per lo spazio commerciale e la finalizzazione di quest'ultimo potrebbe richiedere un'estensione del "learning period".

Per quanto il contenuto del disegno di legge non sia stato ancora reso noto, la House Science Committee ha dichiarato che il loro obiettivo è esclusivamente quello di garantire un "ambiente regolatorio ponderato che sostenga l'innovazione".

I motivi dietro a queste richieste sono presto detti, attualmente l'industria opera secondo un quadro di "consenso informato", dove gli astronauti si limitano a firmare delle liberatorie dove dichiarano di comprendere i rischi connessi al volo spaziale. Le principali aziende commerciali di voli spaziali, quali SpaceX, Blue Origin e Virgin Galactic, operano tutte secondo questo protocollo, ritenuto non consono dalla House Science Committee.

Al momento, infatti, gli enti governativi sostengono che le aziende non siano ancora sufficientemente mature per redigere autonomamente dei regolamenti che garantiscano la sicurezza dei passeggeri e l'ultimo problema che si vuole affrontare è un incidente mortale su di un volo spaziale commerciale.

La sfida ora è, quindi, quella di trovare un equilibrio tra le richieste dell'industria dell'avere delle regolamentazioni leggere, e che consentano lo sviluppo dei voli spaziali commerciali, e l'esigenza di garantire la sicurezza dei passeggeri. Alcuni esperti sostengono che imporre degli standard per l'industria potrebbe essere un buon punto d'incontro passo per mediare fra queste due esigenze.

In aggiunta a tutto questo, bisogna tenere in considerazione che anche la NASA è interessata alle normative del volo spaziale commerciale, poiché spera di acquistare dei posti per i propri astronauti su missioni completamente private e prive di una sorveglianza estesa. Un dettaglio che richiederebbe degli importanti cambiamenti nel quadro regolamentare attuale.

Nel frattempo che la scadenza della moratoria si avvicina, l'industria spaziale commerciale spera di trovare una soluzione equa che favorisca l'innovazione e la sicurezza nel settore emergente dei viaggi spaziali commerciali. Per quanto sia splendido fantasticare sul fatto che da qui a pochi mesi sarà possibile viaggiare, più o meno, liberamente nello spazio, il risultato finale dipenderà esclusivamente dagli sviluppi legislativi delle settimane a venire.