Il Google-pensiero e la consumerization

Grazie a Gartner è possibile fare il punto sul gradiente di scontro di Microsoft e Google; per entrambe i temi della consumerization e del web 2.0 sono diventati centrali.

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a cura di Dario D'Elia

Il Google-pensiero e la consumerization

Gartner è convinta che l'abilità di Google sia riconducibile ad alcuni elementi distintivi precisi. Prima di tutto ogni scelta strategica viene compiuta da un ristretto numero di persone coadiuvate dalle indicazioni dei top manager. Insomma, viene valutato tutto coinvolgendo le alte sfere, ma la decisione finale è sempre comunque di questo piccolo team selezionato. Normalmente è molto chiaro l'obiettivo e per il suo raggiungimento vengono adottare le soluzioni migliori - così almeno è avvenuto negli ultimi anni. Il modello di business non solo è facilmente praticabile ma anche scalabile. Google non si stanca mai di investire nella creatività. 

Senza contare altri elementi non certo marginali: l'ambiente di lavoro è considerato da Fortune come il migliore del mondo; il Gruppo rispetta sempre una serie di regole imposte dai fondatori; il mantra aziendale è che si possono fare i soldi senza per questo eludere l'etica e la moralità; la ricerca online è comunque sempre il centro dell'universo; Google Teraplex è vantaggioso sia come architettura che economicamente; il modello di business consente autonomia ai clienti.

Le prossime sfide di Google - sempre secondo Gartner - hanno a che vedere con l'implementazione di nuovi servizi business basati sull'attuale offerta online proprietaria. Insomma la direzione della consumerization dei servizi di ricerca. Un indirizzo che stimolare la creazione di prodotti di enterprise business intelligence (BI) sviluppati per le imprese.

Un'altra sfida riguarda l'ampliamento dell'offerta consumer con nuovi software e piattaforme, senza dimenticare possibili soluzioni ibride.