Microsoft e la consumerization

Grazie a Gartner è possibile fare il punto sul gradiente di scontro di Microsoft e Google; per entrambe i temi della consumerization e del web 2.0 sono diventati centrali.

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a cura di Dario D'Elia

Microsoft e la consumerization

Le soluzioni che rientrano nell'offerta Live rappresentano senza dubbio il futuro della strategia Microsoft . Al momento non esiste ancora un nome che indichi una vera e propria piattaforma, ma secondo Gartner semplicemente una serie di strumenti SaaS distinti da tratti comuni. Microsoft, comunque, ha intrapreso una strada diversa rispetto ai competitor diretti.

I suoi client sono destinati ad essere completati dai nuovi software/servizi online, più che sostituiti. Gli obiettivi, infatti, sono almeno due: contrastare l'emergente web 2.0 e introdurre nuovi sistemi di pagamento - ad esempio basati sulla pubblicità o sull'abbonamento.

I principi cardine di Live, per Microsoft, indicano quindi un percorso piuttosto preciso: meglio parlare di software "con servizi" più che  SooS; i server identificano i servizi; sarà fondamentale garantire pieno supporto di ogni tipo di pc e dispositivo con client diversi; l'ambiente Live dovrà essere considerato come il frutto di una combinazione di client software, P2P e servizi online.

Insomma, la cosiddetta consumerization - che indica l'utilizzo in ambito aziendale di soluzioni che inizialmente erano state pensate per l'ambito consumer - è considerata positivamente ma sarà implementata con cautela. Lo sviluppo dei prodotti d'altronde è certamente guidato dallo sviluppo tecnologico, ma senza dimenticare il modello di business utilizzato. Il colosso statunitense innoverà, ma senza rischiare di mettere in discussione Windows e Office - i prodotti più remunerativi del Gruppo.