Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale: vera festa?

Il 26 aprile è la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale. Per l'occasione l'American Chamber of Commerce in Italy ha ribadito il valore di brevetti, marchi, design e diritto d'autore come fattori trainanti della crescita economica.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Oggi 26 aprile si festeggia la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale. A ricordarlo è la filiale italiana dell'American Chamber of Commerce che collabora con imprese e istituzioni nazionali dal lontano 1915. Il tema di quest'anno è "Innovatori visionari": chiave ovviamente l'importanza della proprietà intellettuale nel promuovere l'innovazione e la creatività in Europa e nel Mondo. E per diritti di proprietà intellettuale si intendono brevetti, marchi, design e diritto d'autore.

"La proprietà intellettuale è uno dei fattori trainanti della crescita economica", sostiene Simone Crolla, Managing Director dell'American Chamber of Commerce in Italy. "Permette infatti di sviluppare la creatività e con essa la nascita di nuove idee capaci di produrre innovazione ed impatto positivo nei sistemici economici e nel mercato. Per incentivare l'innovazione e la creatività, in grado di attirare nuovi investimenti e creare posti di lavoro è necessario che la proprietà intellettuale venga tutelata. Questo è il senso di questa giornata: sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della creatività, del suo sviluppo e della sua protezione".

Giornata mondiale della proprietà intelelttuale

Secondo le stime solo nel 2010, l'ufficio europeo dei brevetti ha concesso oltre 55.000 brevetti e l'ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno ha registrato oltre 100.000 marchi comunitari. La tutela dei brevetti e marchi secondo gli addetti ai lavori incentiva chi investe in nuove tecnologie e favorisce il lancio di nuovi prodotti e servizi destinati al mercato

"Dato che l'innovazione è un fattore chiave per la crescita, diventa importante valorizzare e spiegare il valore e le finalità della proprietà intellettuale. Un indebolimento dei livelli di tutela della proprietà intellettuale potrebbe ridurre gli incentivi ad innovare e ad investire ed avere un effetto negativo sui posti di lavoro e la competitività in Europa. Queste tendenze devono essere contrastate", sostiene American Chamber of Commerce in Italy.

A tutti gli effetti non è un discorso da sottovalutare soprattutto in questo momento di forte dibattito sul valore dei brevetti e le querelle legali riguardanti le licenze. Difficile immaginare una soluzione definitiva al problema, ma ormai industria e consumatori chiedono almeno un'evoluzione normativa che possa pacificare il settore dell'innovazione senza comprometterne la crescita.