Come si sono formati gli asteroidi

Asteroidi: quale rischio reale costituiscono, in cosa consiste l'attività di monitoraggio e come faremmo a fronteggiare un'eventuale minaccia? Le risposte in questo articolo del ricercatore Luca Buzzi dell'Osservatorio Schiaparelli di Campo dei Fiori.

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a cura di Tom's Hardware

Come si sono formati gli asteroidi

solarnebula

Il nostro Sistema Solare si è formato circa 4,5 miliardi di anni fa dalla condensazione di una nebulosa di gas e polveri, a sua volta creata dalla precedente morte di una stella. L'idrogeno contenuto nella nebulosa ha formato il Sole al centro, ed attorno ad esso iniziarono a condensarsi i pianeti rocciosi. Appena il Sole si è "acceso", il vento solare ha spinto i materiali leggeri rimanenti verso l'esterno: in questo modo si sono formati i pianeti giganti gassosi, dalla composizione non troppo diversa da quella della nostra stella.

Tutto il materiale roccioso che non contribuì alla nascita dei pianeti venne fortemente perturbato, in special modo dai giganti gassosi e dai loro spostamenti nel Sistema Solare. Questo materiale, che d'ora in poi chiameremo "asteroidi", in parte impattò sui vari pianeti, in parte fu espulso dal Sistema Solare.

Oggi, dopo 4 miliardi di anni di evoluzione orbitale, oltre il 95% degli asteroidi si è raggruppato in due zone distinte: la "fascia principale" tra Marte e Giove, e la "Fascia di Kuiper" oltre Nettuno.

Gli astronomi di fine settecento avevano già capito che lo spazio tra Marte e Giove era insolitamente grande, e che forse poteva esserci un piccolo pianeta che orbitava tra loro. Si misero alla sua ricerca e finalmente, il 1° gennaio 1801 padre Giuseppe Piazzi, originario della Valtellina e Direttore dell'Osservatorio Reale di Palermo, scoprì un piccolo astro in movimento, dall'apparenza stellare.

Piazzi Cerere

Dopo le opportune verifiche orbitali, condotte dal matematico tedesco Gauss, venne calcolata la distanza in circa 400 milioni di km, proprio tra Marte e Giove. Si decise di chiamarlo Cerere Ferdinandea, in onore della dea romana Cerere (protettrice dell'agricoltura) e del re Ferdinando I di Borbone, re di Napoli e della Sicilia. Negli anni successivi si scoprirono altri piccoli corpi pressappoco a quella distanza: Pallade, Vesta, Giunone, e così via.

Fu solo nel 1898 che Carl Gustav Witt, astronomo tedesco, scoprì Eros, il primo asteroide che orbitava nei pressi della Terra, dunque ben più vicino degli altri. Da allora sono stati scoperti circa 13.800 asteroidi NEO (Near-Earth Objects), ed il loro studio è di vitale importanza per la piena comprensione dell'origine ed evoluzione del nostro sistema planetario in generale, e del nostro pianeta in particolare.