Gli italiani tradiscono il telefono fisso con il mobile

Il primo Osservatorio trimestrale 2012 sulle Telecomunicazioni redatto dall'AGCOM ha rilevato un aumento delle Sim pari a 1,7 milioni di unità, contro una riduzione di 540 mila linee residenziali. Il broadband residenziale è cresciuto però di 240 mila unità.

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a cura di Dario D'Elia

In Italia la telefonia mobile continua a fare da traino al settore delle telecomunicazioni, mentre i servizi residenziali sembrano essere in affanno. L'Osservatorio AGCOM del primo trimestre 2012 ha confermato un aumento delle Sim di 1,7 milioni di unità - siamo giunti a quota 92,6 milioni. Si parla di abbonamenti, poiché le prepagate risultano in riduzione di 100 mila. In ogni caso il 50% della crescita riguarda l'ambito business. Le SIM residenziali sono 80,7 milioni mentre quelle aziendali 11,9 milioni. Gli abbonamenti invece sono rispettivamente 76,2 milioni e 16,4 milioni.

Continua il boom

"Su base annua crescono le quote di mercato in volume di Telecom Italia e di Wind (rispettivamente +0,8% e +0,5%), a scapito di Vodafone (-1,2%) e 3 Italia (-0,1%)", sottolinea il documento. "Il traffico telefonico (oltre 34 miliardi di minuti da inizio anno) risulta in aumento del 7,5% rispetto al corrispondente valore del 2011".

Per quanto riguarda il broadband mobile nel primo trimestre dell'anno, le Sim che hanno effettuato traffico dati hanno raggiunto i 19,4 milioni (+12,1% rispetto al corrispondente valore del 2011), mentre le chiavette 3G superano i 6,5 milioni (+13,6%). "Negli ultimi dodici mesi si registra, pertanto, un aumento complessivo di 2,1 milioni di Sim che hanno effettuato traffico dati, di cui poco meno di 800 mila relativamente alle chiavette e 1,3 milioni agli smartphone (con un crescente peso dei tablet)", continua il documento. "Nel primo trimestre 2012 il traffico dati è cresciuto del 36%, con un aumento del traffico dati per Sim nell'ordine del 20%".

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E i servizi residenziali? Sempre peggio, almeno scorrendo le cifre. La consistenza degli accessi si è ridotta di 540 mila linee rispetto al marzo 2011 (nei dodici mesi precedenti la flessione era stata di 120 mila linee). La quota di Telecom Italia negli ultimi dodici mesi è ulteriormente scesa di 1,5 punti percentuale, collocandosi a poco più del 66%. "Con riguardo a Vodafone, la sostanziale invarianza sia degli accessi che della quota di mercato complessiva, deriva da un bilanciamento della flessione di Teletu con la crescita della componente rete fissa di Vodafone Italia", ricorda il rapporto. "Wind consolida ulteriormente il ruolo di secondo operatore di rete fissa (+0,4% rispetto a fine 2011) ed arriva a sfiorare i 3 milioni di clienti. Cresce Fastweb, sia su base annua (+0,5%) che trimestrale (+0,2% rispetto alla quota detenuta a dicembre 2011)".

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Di fatto la telefonia fissa arranca, ma gli accessi a banda larga residenziali (fissi) sono aumentati di circa 240 mila unità, raggiungendo a fine marzo i 13,5 milioni. Spopola la tecnologia DSL, mentre il resto rimane invariato a quota 300mila unità. "La quota di mercato di Telecom Italia (52,7%) scende in un anno di 1,6 punti percentuali, a vantaggio sostanzialmente di Wind (+1%) e Fastweb (+0,7%)", si legge nel rapporto. "Vodafone vede - seppure in misura marginale - ridursi i propri abbonati, con una conseguentemente flessione della quota di mercato rispetto a dicembre 2011, mentre rimane sostanzialmente stabile su base annua".

Rete fissa - clicca per ingrandire

Aumenta la velocità media delle connessioni a Internet. Negli ultimi dodici mesi gli accessi con velocità nominale superiore a 2Mbit/s sono passati dall'80 all'87% circa.