Google Cloud, blackout nel week-end. In tilt anche Gmail

Durante la scorsa notte una parte dell'infrastruttura cloud di Google ha ceduto, provocando malfunzionamenti a tutte le app connesse, compresa Gmail e quelle di terze parti. Il problema è stato risolto in alcune ore ma è sintomatico della dipendenza dei servizi attuali dal cloud.

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a cura di Alessandro Crea

Durante la notte appena trascorsa una parte dell'infrastruttura cloud di Google è andata in tilt, provocando un grave blackout a tutti i servizi che si appoggiano su di essa, sia propri, come Gmail, Youtube, sia di terze parti, come Snapchat e Discord, per non parlare di tutti i servizi Nest per la smart home. Dal momento in cui Big G annunciava il problema sono poi trascorse cinque ore prima che tutto fosse risolto.

Da Mountain View, oltre a smentire categoricamente che si sia trattato di un attacco hacker, hanno anche fatto sapere di aver già avviato un'indagine interna, al fine di "prevenire o ridurre la possibilità di incidenti futuri".

La situazione dunque è tornata abbastanza rapidamente alla normalità ma il problema, fortunatamente verificatosi di domenica e non in un giorno lavorativo, ha aperto spiragli preoccupanti sulla situazione attuale e sulle implicazioni per il Web del futuro e lo sviluppo di servizi, sempre più dipendenti proprio da infrastrutture di questo tipo.

Come sappiamo infatti non solo i tanti servizi consumer che sempre più spesso utilizziamo nel quotidiano sono legati a questa tecnologia, ma anche quelli erogati da tantissime aziende in tutto il mondo, anche di grandi dimensioni, basti pensare all'annuncio avvenuto nei giorni scorsi dell'accordo raggiunto tra Poste Italiane e Microsoft per l'utilizzo delle soluzioni cloud business Azure.

Se dunque a causa di un attacco hacker o anche semplicemente di un problema tecnico, come in questo caso, il cloud fornito da una delle grandi aziende specializzate in questo settore dovesse fallire, provocherebbe danni milionari e disagi a non finire, con ricadute a cascata che attualmente è difficile anche solo riuscire a circoscrivere.

Il cloud insomma ha consentito di abbattere i costi e implementare velocemente nuove soluzioni, ma ha anche un tremendo rovescio della medaglia. Per questo tutt'ora per ogni azienda, avere una solida strategia che non metta nelle mani di un unico attore tutti i ruoli di storage, cloud computing e funzionalità dei servizi resta fondamentale.