L'Antitrust dell'Unione Europea ha accolto un'altra denuncia nei confronti di Google, questa volta depositata dalla francese 1plusV. La querelle sull'abuso di posizione dominante nel settore pubblicitario rischia di ingigantirsi ulteriormente. Dopo l'esplosione del caso in autunno (UE, indagine antitrust per fare il pelo a Google) e il coinvolgimento delle aziende europee per fare chiarezza, sappiamo che Google si è detta disponibile a collaborare.
Il problema però è che più passa il tempo e più si arricchisce la casistica. Nello specifico 1plusV sostiene che Google abbia ostacolato sul suo motore di ricerca le pagine di Ejustice.fr tra il 2007 e il 2009. Questo sarebbe l'ennesimo esempio di un comportamento scorretto che secondo i denuncianti della prima ora potrebbe essere considerato "prassi".
"Continuiamo a collaborare con la Commissione Europea, spiegando molti dettagli della nostra attività . Crediamo che vi sia sempre spazio per il miglioramento, quindi stiamo lavorando per affrontare ogni potenziale problema", ha dichiarato Al Verney, portavoce di Google.
A questo giro però Google sembra rischiare grosso: a parte l'indagine antitrust europea sono state depositate denunce analoghe in Italia, Germania e Francia.