Macro e microfotografia

La fotografia naturalistica, un genere appassionante che documenta la bellezza della fauna e della flora, richiede non solo competenze tecniche adeguate ma la conoscenza degli ambienti in cui gli animali si muovono e un'infinita dose di pazienza.

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a cura di Tom's Hardware

Se un tele zoom stabilizzato rappresenta la soluzione ideale per poter seguire adeguatamente il movimento dell'animale senza doversi spostare, ci sono per contro molti casi in cui la necessità è quella di stare il più possibile vicino allo stesso! Si pensi a fotografie d'insetti, pesci in un acquario, serpenti ecc.

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Per fotografare animali, pericolosi o meno, a distanza ravvicinata occorre dotarsi di un obiettivo macro. Le focali tipiche sono quelle da 70 a 180 mm equivalenti. Il parametro da considerare è la distanza minima di messa a fuoco in funzione del fattore d'ingrandimento. Se si fotografa dietro ad un vetro, come in questo caso, mettere a contatto diretto la lente frontale col vetro per evitare riflessi, che un semplice filtro polarizzatore non sarebbe in grado di eliminare del tutto.

E qui entrano in gioco gli obiettivi macro, che consentono di ottenere rapporti d'ingrandimento molto elevati con una distanza di messa a fuoco minima particolarmente ridotta e sono quindi indispensabili per certi tipi di fotografie. Naturalmente nulla vieta di utilizzare un medio tele macro anche per fotografia generica (per i ritratti la lunghezza focale è OK, ma generalmente sono poco graditi dalle modelle perché mettono troppo in evidenza i difetti della pelle), anzi gli obiettivi di questo tipo hanno prestazioni migliori dei corrispondenti non macro, soprattutto una miglior planarità di campo ed un'elevatissima nitidezza, che si paga con un prezzo più elevato. Per contro, la loro luminosità massima è inferiore.

In particolare, per fotografare insetti, per esempio farfalle, è consigliabile servirsi di un medio tele macro (per esempio un 150/180 mm equivalenti) in modo tale da stare a debita distanza dall'animaletto senza il rischio di farlo fuggire, ottenendo al contempo fattori d'ingrandimento di 1:1 e un'illuminazione migliore in quanto non si rischia di coprire il soggetto con l'ombra generata dall'obiettivo.

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Ricordiamoci anche che nella macro-fotografia la profondità di campo è ridottissima, quindi per avere un'area a fuoco ragionevolmente ampia occorre chiudere molto il diaframma e questo significa dover necessariamente lavorare con molta luce.

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Fujinon XF60mm F2.4 R Macro, equivalente a 91 mm nel formato FF. La sua distanza minima di MAF è di 26,7 cm dal piano del sensore con un rapporto d'ingrandimento di 0,5 x.

Per spingersi ancora oltre si deve entrare nel campo della microfotografia, utilizzando dei tubi d'inversione (il gruppo anteriore diventa gruppo posteriore dell'obiettivo e viceversa) o un soffietto macro.

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Nella microfotografia i rapporti d'ingrandimento superano 1:1 e quindi richiedono un'attrezzatura specifica

Un'alternativa più economica all'obiettivo macro che permette di effettuare dei close-up utilizzando le ottiche già a nostra disposizione è rappresentata dalle lenti addizionali, o meglio ancora dai tubi di prolunga. Le prime sono lenti che si avvitano sulla parte frontale dell'obiettivo in maniera assimilabile ai filtri diminuendone la lunghezza focale. Le lenti addizionali misurano la loro potenza in diottrie e possono anche essere montate in sequenza, per salire di rapporto di riproduzione. Andando però a modificare il sistema ottico con un elemento non calcolato direttamente in fase di progetto, si incorre in cali qualitativi più o meno evidenti.

Meglio sono i tubi di prolunga, che allontanano fisicamente l'obiettivo dal piano del sensore, esattamente come avviene quando si passa da una messa a fuoco impostata su infinito a quella minima dell'obiettivo. Interponendo dei tubi di prolunga tra ottica e corpo macchina è possibile allontanare di distanze fisse (la lunghezza del tubo di prolunga stesso) l'obiettivo, e permettere così di focheggiare a distanza più ravvicinata di quanto permesso dall'elicoide di messa a fuoco.

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Una coppia di tubi di prolunga che, grazie ai contatti elettronici, rendono possibile l'impiego dell'AF e dell'AE (esposizione automatica). Secondo l'ingrandimento richiesto, è possibile scegliere tra due misure

Giusto per fare un esempio in relazione all'obiettivo macro Fujinon XF60mm prima descritto, se la distanza di lavoro è di 185 mm per un rapporto d'ingrandimento di 0,5 x, utilizzando un tubo di prolunga MCEX-16 si può portare la distanza di lavoro a 143 mm con un rapporto d'ingrandimento di 0,76 x. Non è come lavorare con un vero macro, ma qualcosa aiuta di certo...

La scelta dell'obiettivo giusto non è il solo aspetto da considerare nella scelta della nostra attrezzatura.

Nella foto­grafia ravvicinata degli uccelli, ad esempio, è in­dispensabile un lampeggiatore elet­tronico esterno per congelare il movimen­to. Il lampo è di così breve durata che in genere non se ne accorgono neppure. Oppure un faro a LED, che genera una luce continua dimmerabile (di intensità variabile) che può essere utilizzata per riprese di animali da vicino senza spaventarli. Tramite il monitor posteriore di una mirrorless, o di una reflex in modalità Live View, si può verificare prima dello scatto come cade la luce sull'animale da fotografare (e quindi controllare le ombre) e vedere il risultato finale effettivo in tempo reale. I fari a LED hanno anche il vantaggio di una riproduzione dei colori fedele e sono senza sfarfallio.

Utile è anche disporre di un battery pack (o battery grip) che consente di alloggiare allo stesso tempo più di una batteria per incrementare le prestazioni come lo scatto continuo, l'intervallo di scatto, il ritardo del rilascio dell'otturatore e il tempo di blackout.

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Power booster Fujifilm VPB-XT2 per Fujifilm XT-2, impermeabilizzato

Indispensabile un robusto cavalletto in grado di sopportare anche il peso di un corpo macchina con teleobiettivi spinti, un telecomando remoto via radio (oppure tramite App sul cellulare collegato via Wi-Fi alla macchina, ma occhio che la durata della batteria diminuisce!) ed una borsa sufficientemente capiente tipo zainetto.

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