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In questa guida, divisa in due parti, vi insegnamo le basi per il corretto utilizzo di una fotocamera reflex o prosumer.

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a cura di Tom's Hardware

Fasi preliminari, continua

La modalità di messa a fuoco è un altro parametro da regolare. Due, solitamente, le modalità disponibili: singolo e continuo. Nel caso delle EOS, la modalità singola si chiama One-Shot, ed è la modalità più adatta a soggetti fermi. La modalità continua, che Canon chiama AI-Servo, segue i soggetti in movimento: mettendo a fuoco un soggetto, questo verrà "inseguito" se dovesse avvicinarsi o allontanarsi dal fotografo; funziona al meglio con soggetti in movimento a velocità circa costante, dalle traiettorie prevedibili (ad esempio un auto su un circuito).Sulle EOS è poi a volte presente una terza modalità, AI-Focus, che passa automaticamente dall'una all'altra quando si accorge che il soggetto sta iniziando a muoversi; è la scelta più adatta per fotografare soggetti dal movimento imprevedibile (ad esempio un bambino che gioca).

La scelta della modalità di messa a fuoco tramite ghiera su una EOS 33V. La modalità di selezione può variare in funzione del modello. La freccia indica il selettore per la messa a fuoco manuale, sul corpo dell'obbiettivo.

La sensibilità ISO, come già detto, dovrebbe essere impostata al valore più basso possibile, compatibilmente con l'esigenza di ottenere tempi di scatto che evitino il micromosso. Nella maggior parte dei casi, valori fino a 400 ISO danno buoni risultati, mentre valori superiori sono "a rischio" di degrado della qualità dell'immagine, specie con fotocamere compatte - quindi con sensore di dimensione ridotta - da 8 Mpixel e oltre. Maggiore la risoluzione del sensore a parità di dimensioni, infatti, maggiore sarà il problema del rumore ad alta sensibilità. 

Essendo un parametro da modificare con una certa frequenza, sui corpi macchina più sofisticati è presente una regolazione veloce della sensibilità, che non costringe a entrare nel menu di impostazione.