I cyber-speculatori di Borsa sono solo software automatici

L'High Frequency Trading consente agli operatori di Borsa di piazzare ordini in pochi millisecondi. Vengono emessi grandi ordini di acquisto o vendita, dopodiché si procede con la cancellazione una frazione di secondo prima della vera e propria esecuzione. Questo provoca una reazione negli investitori che ovviamente consente una sorta di contro-piede ad alta redditività.

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a cura di Dario D'Elia

La speculazione in Borsa grazie all'High Frequency Trading sfrutta le connessioni ultra-veloci e software all'avanguardia per battere sul tempo gli operatori tradizionali. In pratica, come spiega un'inchiesta de La Repubblica, mentre un risparmiatore tiene gli occhi incollati allo schermo per valutare le fluttuazioni azionarie, i cyber-broker (per lo più applicazioni con parametri personalizzabili) in pochi millisecondi hanno già comprato e venduto pacchetti di ogni genere. Di fatto approfittano di quel leggero ritardo tra l'esecuzione degli ordini e la loro ufficializzazione, ma non solo. Ecco quindi uno dei motivi per cui è stato costruita una nuova dorsale oceanica tra New York e Londra: si potranno guadagnare fino a 5 millisecondi nelle transazioni finanziarie. 

High Frequency Trading

Gli enti di controllo del mercato Occidentale stanno analizzando da tempo il problema dell'High Frequency Trading: non solo alimenta la volatilità dei mercati ma in alcuni casi è certamente ai limiti della legge. Alcuni trader sono già stati beccati a piazzare ordini in leggero anticipo rispetto a grosse transazioni. In pratica conoscendo in anticipo il trend ne sfruttano l'onda.

In verità il dibattito su questo nuovo modo di fare operazioni ad alta velocità è aperto. Alcuni ne sostengono i benefici, altri gli effetti collaterali. In ogni caso chi controlla è privo di strumenti adeguati, soprattutto considerando come ricorda il Corriere "che oggi due azioni su tre vengono scambiate attraverso quei programmi ad alta velocità, in America".

Una delle tecniche più usate si chiama "layering": vengono emessi grandi ordini di acquisto o vendita, dopodiché si procede con la cancellazione una frazione di secondo prima della vera e propria esecuzione. Questo provoca una reazione negli investitori che ovviamente consente una sorta di contro-piede ad alta redditività.

Secondo gli esperti una possibile soluzione potrebbe essere l'introduzione della Tobin Tax, ovvero una piccola tassa su ogni transazione finanziaria. Niente di che per un comune risparmiatore ma uno schiaffo per chi fa centinaia o migliaia di operazioni al minuto.