I Google Glass raccolgono soldi e cercano imprenditori

Attorno agli occhiali tecnologici di Google è nata l'iniziativa Glass Collective, un'associazione d'investitori pronti a sostenere chi ha le idee giuste per far decollare questo futuristico progetto.

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a cura di Pino Bruno

Google Glass, gli occhialini digitali a realtà aumentata, saranno killer application o colossale bidone? Ai posteri l'ardua sentenza, e intanto il progetto di Google diventa Glass Collective e attira nuovi capitali. Entrano così in gioco Andreessen Horowitz e Kleiner Perkins Caufield & Byers, venture capitalist di spessore che in passato hanno raccolto milioni di dollari per trasformare in business buone idee digitali.

La mission è chiara: "Il gruppo d'investimento Glass Collective offrirà finanziamento e supporto agli imprenditori che vorranno formare il futuro con i Glass".

Cioè – leggendo tra le righe – gli occhialini di Google avranno successo se saranno gli imprenditori, gli ingegneri, gli sviluppatori a individuarne potenzialità e mercato. Sta nascendo così un vero e proprio distretto (gli americani preferiscono il termine syndicate) dei Google Glass, il che lascia supporre che prima o poi potremmo essere costretti a fare i conti con la nuova frontiera dei dispositivi mobili.

Il Google Glass Project è stato presentato ufficialmente un anno fa, come work in progress. Nel video diffuso allora c'è un ragazzo che si sveglia e immediatamente compaiono sulla lente icone "in stile Android". Durante la colazione il giovane può vedere le email, rispondere a una richiesta di appuntamento e a SMS.

L'interazione è in parte vocale e istantanea. All'aperto il ragazzo si dirige verso la metropolitana, ma gli occhiali lo avvisano che il servizio è sospeso. Immediatamente ecco una mappa che suggerisce un percorso alternativo a piedi. Il protagonista della clip entra quindi in libreria e, quando chiede a Google Glass dove sia la sezione musicale, appare una mappa del negozio, con il tragitto da compiere. Tutto con Google Maps e Indoor. Il resto del video mostra check-in, geolocalizzazione degli amici, come pubblicare foto su Google+, videochiamate, eccetera. Insomma, uno smartphone da mettere davanti agli occhi.

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In questi dodici mesi il progetto si è evoluto e adesso, grazie ai venture capitalist, potrà decollare senza problemi di budget.