I satelliti Galileo ci faranno guidare meglio e più sicuri

Il sistema Galileo non migliorerà solo i nostri navigatori satellitari: ecco le applicazioni a pagamento di cui si parla poco, ma che cambieranno la nostra vita.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il sistema di navigazione satellitare europeo Galileo è in funzione, e chi ha un dispositivo compatibile probabilmente starà già usando anche il suo segnale per le funzioni di navigazione satellitare, come avevamo spiegato in dettaglio in un precedente articolo. Le potenzialità del nuovo sistema satellitare europeo tuttavia vanno ben oltre, e chiamano in causa i servizi erogati a pagamento che potranno essere sfruttati da aziende, assicurazioni, forze dell'ordine e via dicendo.

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Un mix di novità che riguarderà di riflesso anche gli utenti privati e che potrebbe cambiare molte cose rispetto a come sono adesso, dalle clausole dei contratti assicurativi per arrivare alle tariffe per i parcheggi, ai tachigrafi dei camion. Abbiamo fatto il punto con Fabio Dovis, professore di Ingegneria industriale e dell'informazione al Politecnico Torino, che ha seguito lo sviluppo di Galileo fin dall'origine.

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I servizi per il controllo dei veicoli

Il professore Dovis ci spiega che c'è sempre stato un interesse rispetto ai servizi e sicuramente una delle fette di mercato più grande riguarda i servizi cosiddetti "road", di cui fanno parte il controllo dei veicoli, il tachigrafo digitale (Digital Tachograph) e via dicendo. Si tratta di una delle evoluzioni tecnologie di Galileo più fattibili nel medio periodo.  

In questo tipo di applicazioni si vede un potenziale non introdotto nello specifico da Galileo, ma - come spiegato a dicembre - il fatto di avere più costellazioni funzionanti aumenta il numero dei satelliti in visibilità e l'affidabilità delle stime di posizione che si possono fare. Questo dà un potenziale allo sviluppo di applicazioni.

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Foto: © Tasfoto / Depositphotos

Una grossa differenza che c'è fra il mercato europeo e quello di Nazioni - come ad esempio la Russia - è che su quel tipo di applicazioni sono stati messi dei vincoli legislativi per cui quelle apparecchiature devono obbligatoriamente appoggiarsi al sistema Glonass. La Russia è una nazione che risponde a un'unica legislazione; è facile comprendere come una direttiva del genere sarebbe di difficile applicazione da parte di tutti i paesi membri. Tuttavia è comprensibile come la legislatura in Russia in questo caso specifico sia diventata una spinta forte per il mercato di dispositivi e soluzioni legate al quello specifico sistema di navigazione.

Galileo può beneficiare in modo più moderato di una spinta di questo tipo, in quanto l'uso della costellazione Galileo per l'implementazione di servizi "road" (come ad esempio l'e-Call) viene indicato da raccomandazioni europpe solo per veicoli in produzione a partire dal 2018. Questo non significa che non verrà sfruttato, anzi.

Secondo alcune previsioni, il mercato dei ricevitori per le applicazioni road farà aumentare il numero di ricevitori tanto da superare quello attuale dei ricevitori degli smartphone. Per intenderci parliamo di soluzioni che vanno dal navigatore in auto ai servizi per il pagamento del pedaggio autostradale, per arrivare al tachigrafo e alle black box per i servizi assicurativi.

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Una spinta arriverà anche dall'introduzione dei veicoli a guida autonoma, che richiederanno fra l'altro anche soluzioni per la comunicazione fra le automobili, oltre a necessitare di informazioni molto dettagliate sul posizionamento.

Il discorso assicurativo

Sembra di essere già in uno stato avanzato, dato che le maggiori compagnie assicurative propongono già di mettere a bordo dell'auto una black box, che a fronte di uno sconto sull'assicurazione, monitorino i propri spostamenti. Per l'utente ci possono essere dei servizi aggiuntivi: per esempio se la black box rileva un evento che potrebbe essere un incidente invia le coordinate della posizione al centro di controllo, che a sua volta potrebbe inviare il carroattrezzi per ridurre i tempi di attesa.

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Foto: © londondepo / Depositphotos

Il professore Dovis ci spiega tuttavia che dal punto di vista tecnologico queste soluzioni però sono ancora un po' rudimentali. Sappiamo che le informazioni come quella appena descritta non sono ottenute solo mediante Galileo/GPS ma anche tramite altri sensori interni alla black box funzionali per esempio a rilevare l'urto. Tuttavia non sono ancora così affidabili e non è impossibile che quando si prende una grossa buca il sensore la confonda con un incidente, causando costi aggiuntivi per le assicurazioni.  

Attenti al vostro stile di guida!

Le prospettive tuttavia sono interessanti dal punto di vista degli assicuratori per altri aspetti. In realtà - sottolinea Dovis - attraverso la navigazione satellitare si può conoscere, oltre alla posizione del veicolo, la velocità di marcia, e in buona sostanza lo stile di guida.

Da una parte si potrebbe contestare una multa per eccesso di velocità calcolata con il telelaser usando le anche le informazioni di cui sopra. Chi vende il servizio tuttavia potrebbe sapere che in ambiente urbano superate spesso, costantemente o saltuariamente i limiti di velocità e quindi catalogarvi come guidatori meno affidabili perché teoricamente sarete più a rischio di causare incidenti. C'è un po' una tendenza magari non ancora applicata - ma so per certo di un forte interesse - da parte delle compagnie assicurative verso la realizzazione di un profilo dei guidatori basato su informazioni di posizione, velocità e accelerazione. Un aspetto che potrebbe ripercuotersi sui costi finali dell'assicurazione auto per il cliente. Non è da escludere lo sconto sulla polizza per i guidatori più prudenti.

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Il sorpasso

Da dire che non è così facile capire quale sia il profilo più affidabile. Per esempio una persona che guida molto lentamente non è detto che sia esente da incidenti, quindi il dato va incrociato per esempio con l'età. L'informazione di posizione è quindi solo uno degli "ingredienti" da considerare, ed è uno dei motivi per i quali il Politecnico di Torino è spesso chiamato in causa in questo tipo di valutazioni e nelle valutazioni sperimentali che sono in corso.

Un esempio di algoritmo di profilazione dell'utente lo abbiamo già quotidianamente davanti con Google, che conoscendo le nostre abitudini ci indica di cambiare strada mentre rincasiamo dal lavoro senza bisogno di chiedere nulla.

Il professore Dovis aggiunge poi che c'è anche l'altra faccia della medaglia, ossia chi sa di essere un guidatore scorretto e sfrutta strumenti di disturbo. Si parla sia di chi è alla guida di mezzi di una flotta sia di privati. Qui entra in ballo il discorso della protezione dei dati che avevamo fatto a fine 2016, ossia del sistema di protezione crittografica previsto per la futura evoluzione dei segnali Galileo  per irrobustire il servizio contro  l'uso di Jammer o soluzioni atte al disturbo delle frequenze. Ci sono prove che questi abusi ci sono, anche se non sono così frequenti. Proprio questa caratteristica di Galileo può diventare una discriminante rispetto al GPS civile per l'adozione degli apparecchi futuri, dato che il GPS non beneficia di un servizio analogo.

La questione privacy

A questo punto le assicurazioni sapranno in qualsiasi momento dove saremo. Ovviamente le compagnie dovranno garantire un grado di riservatezza, i dati dovranno diventare anonimi dopo un certo periodo di tempo in conformità alla legge sulla privacy .

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Foto: © photousvp77 / Depositphotos

Del resto è uno sviluppo sottinteso delle tecnologie di navigazione. Ricordiamo che il GPS è stato pensato nel periodo della guerra fredda e per le sue funzioni (militari) era controindicato che un razzo, un agente o un veicolo militare comunicassero la propria posizione rischiando di essere scoperti. Il sistema è quindi stato concepito affinché l'utente si potesse auto-localizzare solo ricevendo il segnale dal satellite, senza dover trasmettere informazioni relative alla propria posizione al satellite o ad un'altra stazione. Il fatto che l'interazione non sia necessaria per localizzarsi è stata riportata pari pari anche per l'utente privato che fa uso del sistema, e lo è sempre stato, non è una novità.

Zone a traffico limitato

Un'altra applicazione molto interessante che si prospetta è quella del pagamento per l'ingresso nelle Zone a Traffico Limitato (ZTL) cittadine. Adesso noi paghiamo un pedaggio nel momento in cui oltrepassiamo il limite delimitato dal comune, a prescindere da quanto resteremo all'interno, e se lo faremo guidando o semplicemente in sosta.

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Foto. © claudiodivizia / Depositphotos

Per il futuro sono allo studio progetti sperimentali (per esempio a Londra) per avere delle ZTL a pagamento in cui la tariffa è tanto più alta quanto più un'auto di addentra nella città. In sostanza chi arriva fino in centro città con l'auto pagherà di più di chi supera di poche centinaia di metri la barriera e poi resta fermo in sosta. Una sorta di pay per drive legata a quanto e dove guido, che è un concetto nuovo rispetto alla tariffa fissa.

Applicazioni critiche

Le novità non riguardano solo l'ambito "road", ma anche le infrastrutture critiche come quelle elettriche, che sfruttano il segnale GPS per la sincronizzazione. L'uso di segnali che hanno un qualche livello di cifratura è un passo avanti rispetto al nulla del GPS civile ed è particolarmente importante per le infrastrutture critiche.

Per fare un esempio, chi ha i pannelli fotovoltaici può rivendere l'energia elettrica al gestore nel caso ne abbia prodotta più di quella che sfrutta. La rimmissione in rete deve avvenire a 50 hertz in modo sincrono. Per farlo si usano ricevitori GPS perché in mancanza di una sincronia si verificherebbero sovraccarichi e blackout molto gravi. Con un Jammer si potrebbe disturbare il segnale e causare grossi problemi nelle prospettive peggiori, ed è per questo che il GPS al momento è una soluzione vulnerabile. Ecco un altro motivo per il quale il progetto Galileo è stato un investimento molto importante.

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Senza pensare a un attacco volontario del genere, è poi da tenere presente che nel caso di spegnimento di una costellazione si avrebbero gli stessi problemi. Dato che il GPS appartiene agli Stati Uniti non possiamo dare per scontato che il suo servizio sia sempre disponibile ed efficiente in Europa. Avere più costellazioni indipendenti fra di loro aumenta di molto il livello di affidabilità dei servizi che ne fanno uso.