Legge di Moore, stavolta è veramente spacciata grazie all'IA

Il presidente di Huawei, Hu Houkun, prevede una nuova era dell'informatica grazie all'intelligenza artificiale entro il 2030, con benefici in diversi settori e la speranza che Huawei rimanga rilevante in questo cambiamento.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Secondo il presidente di Huawei, Hu Houkun, siamo sulla soglia di una nuova era dell’informatica, che sarà innescata grazie al diffondersi dell’intelligenza artificiale. Un salto evolutivo che sta iniziando ora e che potrebbe completarsi entro il 2030.

Secondo Hu, in particolare, la potenza di calcolo dei computer aumenterà di oltre dieci volte, mentre quella specifica delle IA crescerà di 500 volte - ma non è stato particolarmente preciso sul significato di questa specifica affermazione. Il dirigente cinese aggiunge anche una stima sul numero di connessioni mondiali, che secondo lui arriverà a 20 miliardi, con una latenza che scenderà a un millisecondo.

Un balzo in avanti di questo tipo avrà ricadute su praticamente ogni aspetto della nostra vita e in ogni segmento industriale. Più potenza di calcolo significa PC più potenti, capaci di gestire applicazioni complesse che oggi possiamo solo immaginare. Più potenza significa sistemi di guida autonoma più precisi e affidabili, interfacce uomo-macchina più veloci e scattanti. Fare ricerche online e avere risposte migliori e in meno tempo rispetto a oggi.

A livello industriale, potremmo trovare nuove soluzioni per la produzione energetica, e sappiamo tutti quanto sia importante questo tema. Potremmo migliorare il modo in cui esaminiamo il clima del nostro pianeta, e magari trovare nuove risposte alla crisi climatica.

Hu Houkun non è chiaramente l’unico dirigente aziendale ad avere una visione del genere, e come tutti suoi colleghi spera che la sua azienda manterrà un ruolo centrale nell’evoluzione che ci aspetta nei prossimi anni.