Il cinema in 4D è pronto al boom negli USA, grazie ai coreani

Gli specialisti della coreana CJ Group stanno per realizzare 200 sale per proiezioni 4D in tutti gli Stati Uniti: i film non saranno fatti solo di immagini e suoni ma anche di odori, vibrazioni, lampi e molti altri stimoli sensoriali, per essere davvero "dentro" l'azione. Ma i biglietti costano…

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a cura di Francesco Pignatelli

I principali specialisti dei cinema 4D, ossia i coreani, stanno per accelerare decisamente nella diffusione dei cinema "a quattro dimensioni" in un mercato fondamentale come quello statunitense. Stando a quanto riporta il Los Angeles Times, la coreana CJ Group sta per iniziare la costruzione di circa 200 sale per proiezioni 4D in tutti gli USA, puntando a ripetere il successo che la sua tecnologia ha già registrato nell'Est asiatico e in Messico, dove sono già stati aperti 29 cinema 4D che fanno da ideale testa di ponte verso la California.

La scommessa è quella di andare oltre il 3D per riportare il pubblico nei cinema, garantendo una "partecipazione" decisamente maggiore alle azioni rappresentate sullo schermo.

Gli spruzzi d'acqua sono un elemento tipico dei sistemi 4D: il coinvolgimento è assicurato...

Il cinema 4D si basa sul concetto che gli stimoli provenienti da un film possono essere molto più variegati rispetto al suono e alle immagini, per quanto 3D.

Una sala predisposta per il 4D comprende quindi componenti quali generatori di fumo e di nebbia, luci stroboscopiche, elementi che fanno vibrare i sedili, diffusori di essenze e di vapore acqueo, grandi ventilatori che simulano vento e correnti d'aria.

Tutti questi apparecchi vengono attivati in sincronia con ciò che accade sullo schermo, ad esempio i sedili vengono fatti tremare quando un aereo sta cercando di atterrare, i generatori di nebbia si attivano quando anche la scena sullo schermo è piena di nebbia e le luci stroboscopiche amplificano la resa dei lampi e dei fulmini.

La "quarta dimensione" non è quindi (per ora) integrata nel film. È tutta la sala cinematografica che viene programmata a partire dalle normale pellicola in 2D o 3D, un processo che richiede due-tre settimane in cui i tecnici esaminano le varie scene del film e programmano di conseguenza il funzionamento dei dispositivi "stimolanti".

La versione 4D dell'attacco delle sirene comprende spruzzi d'acqua e movimenti delle poltrone: si poteva fare qualcosa di più piacevole, probabilmente

Ad esempio - racconta il Los Angeles Times - nella versione 4D de I Pirati dei Caraibi, quando le sirene attaccano la scialuppa con i pirati, nelle sale i sedili vengono fatti muovere avanti e indietro per simulare il beccheggio della barca, i ventilatori generano un vento leggero, la nebbia riempie la sala e viene emessa un'essenza con l'odore del mare. Nella versione 4D di Prometheus, il quasi-prequel di Alien, i generatori di vapore acqueo sono usati persino per simulare l'ambiente umido all'interno del corpo di un alieno.

Sono tecnologie che abitualmente associamo ai parchi a tema, ma che l'industria del cinema sta applicando come ennesimo tentativo per riportare il pubblico nelle sale. Nell'Est asiatico si tratta di una tendenza consolidata e l'obiettivo dei coreani - particolarmente "avanti" nel settore - è estenderlo anche altrove.

Il problema sono, come al solito, i costi: attrezzare una sala 4D costa circa due milioni di dollari e idealmente metà della spesa va coperta dalle case cinematografiche. Una sala 4D poi non può contenere troppi spettatori - il massimo al momento è 240 - quindi per recuperare l'investimento nella costruzione della sala il biglietto d'ingresso a una proiezione 4D ha un ricarico sensibile sul prezzo tradizionale del 3D: in media circa 7 euro in più. E di questi tempi…