Il corpo macchina

Recensione - Test della FinePix X100, una compatta davvero speciale.

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a cura di Tom's Hardware

Il corpo macchina

Fujifilm ha fatto davvero un ottimo lavoro nel coniugare passato e moderno. Il corpo macchina rivestito in similpelle è sia esteticamente appagante sia funzionale, dato che la texture del materiale e l'accenno di impugnatura frontale assicurano un'ottima presa.

Clicca per ingrandire - Fujifilm FinePix X100 - Fronte

Il lato superiore è dedicato alle ghiere meccaniche: compensazione (±2 stop), ghiera dei tempi e pulsante di scatto con, concentrico, lo switch di accensione. Troviamo anche un piccolo pulsante Fn personalizzabile, giusta concessione alla modernità. Non manca una slitta a contatto caldo per flash e accessori. La ghiera dei diaframmi è concentrica al corpo obbiettivo e riproduce così esattamente il modo d'uso delle fotocamere a telemetro del passato.

Per chi non avesse dimestichezza con questo modo d'uso, spieghiamo brevemente il semplice principio di funzionamento: selezionando con entrambe le ghiere la posizione A si ottiene l'automatismo completo, equivalente al programma P delle compatte attuali; lasciando solo la ghiera dei diaframmi in posizione A si lavora in priorità di tempi, e viceversa lasciando la ghiera dei tempi sulla posizione A si lavora in priorità di diaframmi. Naturalmente è sempre possibile lavorare in manuale scegliendo l'accoppiata tempo/diaframma desiderata.

Clicca per ingrandire - FinePix X100 - Top.

Una piccola ghiera da azionare col pollice, ancora di competenza della parte superiore, consente di effettuare i passi intermedi (1/3 di stop) sui diaframmi. Ad esempio, impostando con la ghiera meccanica frontale f/8, con la ghiera elettronica superiore sarà possibile passare f/7.1 e f/6.4 da un lato, e a f/9 ed f/10 dall'altro.

La stessa cosa può essere fatta per i tempi, ma attraverso la ghiera posteriore.

Il dorso, a differenza della parte superiore, è votato all'elettronica. Qui troviamo, oltre a display e mirino (con correzione diottrica), una serie di pulsanti dedicati al blocco AE/AF, allo scatto RAW, alla selezione della modalità display, alla scelta del tipo di lettura esposimetrica e del punto di messa a fuoco. Infine, un PAD con ghiera e pulsante centrale permette di navigare tra i menu e offre scorciatoie per impostazione veloce di modalità di scatto, flash, bilanciamento del bianco e modalità macro.

Clicca per ingrandire - Fujifilm FinePix X100 - Dorso.

Dal punto di vista ergonomico, la parte meccanica è decisamente meglio riuscita della parte elettronica. Le ghiere meccaniche, in fatti, sono impeccabili, morbide e molto piacevoli da utilizzare. Anche il pulsante di scatto, che per inciso offre ancora la classica filettatura per comando a distanza meccanico, è un piacere d'altri tempi: parte morbido e ha un primo, chiaro click a metà corsa, in aggiunta al click finale che porta allo scatto. Resistenza e corsa sono ottimali.

La parte elettronica, al contrario, è deludente. A volte frustrante. Il PAD posteriore è il principale imputato: il pulsante centrale è troppo incassato e si rischia, a ogni "OK", di premere inavvertitamente il PAD direzionale modificando il parametro che si sta impostando. Qualche appunto, anche se meno importante, si può muovere anche al selettore AF a tre posizioni: azionandolo, è difficile fermarsi sulla posizione centrale (AF singolo).

Dimensioni e peso non sono particolarmente contenuti, ma sono quelli giusti per la tipologia di macchina. In ogni caso, coni suoi 450 g, la X100 è più leggera di qualsiasi reflex.