TV locali contro il beauty contest DTT

L'associazione di categoria Aeranti-Corallo è preoccupata per la scelta di ridurre le frequenze DTT per le TV locali. Toscana, Puglia, Calabria, Sicilia e Abruzzo rischiano di rimanere in panne. Esiste però una soluzione.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Durante la prossima riunione del Comitato Nazionale Italia Digitale, prevista per il primo marzo, verrà proposta una soluzione alternativa. Ovvero destinare le frequenze del beauty contest al wireless mobile "in tal modo la riduzione delle frequenze delle tv locali potrebbe passare da nove a solo tre, peraltro in armonia con la quota di 1/3 prevista per l'assegnazione frequenziale alle tv locali", si legge nel comunicato ufficiale.

DTT

Se da una parte le TV locali sembrano avere tutte le ragioni per montare la protesta, dall'altra appare difficile difendere tutti i loro palinsesti. Alcune emittenti sono a dir poco imbarazzanti. Il problema però è che in questo caso si tratta di diritto alla trasmissione, che in un libero mercato non dovrebbe essere negato. Il numero di frequenze nel digitale terrestre però è limitato: che fare?

Il buon senso direbbe che si tratta di un'ottima occasione per far fuori le emittenti scadenti e valorizzare quelle di qualità. La vera competizione inizia eliminando il rumore di fondo alimentato dagli imbonitori. A loro lasciamo magari pillole quotidiane. 

Prima del diritto alla libera trasmissione bisognerebbe preoccuparsi dei telespettatori, o no?