Il Governo Monti scommette tutto sull'Agenda Digitale

Monti crede fermamente nell'Agenda Digitale ed è pronto a escluderla dai vincoli del patto di stabilità. Intanto chiede all'Europa di poter utilizzare i project bond UE per il suo finanziamento. Confindustria Digitale e le Regioni concordano sulla strategia.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo Monti vuole mettere le ali all'Agenda digitale e a tutti i progetti legati alla banda larga. La prima opzione è quella di escludere investimenti in questo settore (per tre anni) dai vincoli del patto di stabilità. Regioni ed enti locali proprio per questo paletto hanno circa 40 milioni di euro bloccati: dedicarne una quota ai progetti di PA digitale e allo sviluppo delle infrastrutture broadband sarebbe fondamentale.

La seconda opzione, per altro affiancabile, è quella di finanziare l'Agenda Digitale con i project bond UE e dar vita a una revisione della spesa europea dedicata allo sviluppo IT. Il tutto sulla base di quelle stime che indicano nel digitale un fronte di risparmio per la PA (-19 miliardi entro il 2013) e crescita del PIL (tra 0,69% e 1,30%).

Mario Monti guarda all'Agenda Digitale

Per il Ministro dello Sviluppo Corrado Passera questo tipo di investimenti non possono essere considerati spesa corrente da ridurre, bensì veri e propri strumenti per la crescita. Anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, concorda. Per un rilancio bisogna negoziare con l'Europa un margine di flessibilità al rigido tetto imposto dai vincoli del patto di stabilità.

"Quella di Monti è una dichiarazione politica importante che individua in modo chiaro come l'infrastrutturazione ICT costituisca la piattaforma strategica per far ripartire l'economia in Europa", ha commentato il presidente di Confindustria Digitale Stefano Parisi. "Per l'Italia è prioritario promuovere la crescita di competitività e produttività delle imprese, incentivare l'e-commerce e lo sviluppo di servizi online, concentrando le risorse sulla realizzazione di una rete in fibra ottica nei Distretti e nelle aree industriali". 

Anche il commissario UE per l'Agenda Digitale Neelie Kroes ha manifestato apprezzamento nei confronti delle iniziative del Governo Monti. Una dimostrazione, a suo parere, di come il premier italiano consideri il settore digitale un driver di crescita, un turbo per l'economia.