Il Partito Pirata, fondato in Svezia nel 2006, conta sui giovani per portare a casa un risultato storico in Germania. Per le elezioni del prossimo 27 settembre, infatti, si attende che molti giovani elettori, insoddisfatti e delusi dalla politica tradizionale, scelgano di sostenere il partito che vuole riformare diritto d'autore e brevetti, e si oppone a censura e sorveglianza di ogni tipo.
Il Partito Pirata, tuttavia, non ha un vero programma elettorale, e non si occupa direttamente di temi quali economia, politica estera o politiche sociali. Difficile, quindi, che possa raggiungere cifre importanti, anche se si ritiene che abbia l'appoggio di quasi il 10% degli elettori più giovani.
Le preferenze elettorali dei giovani tedeschi.
Secondo un sondaggio, infatti, ci sarebbero ben 120.000 ragazzi pronti a sostenere i pirati di Berlino, che, con un po' di fortuna, potrebbe essere sufficienti a raggiungere la soglia di sbarramento del 5%. Il Partito, al momento, spera di accaparrarsi ben sei seggi, e per farcela contano sul potere persuasivo dei ragazzi nei confronti dei genitori.
Per il momento, e fino a venerdì, non resta che osservare i risultati incoraggianti, come quelli ottenuti in Francia da Maxime Rouquet, candidato pirata che ha conquistato il 2,8% dei voti, in occasione di elezioni suppletive per scegliere un deputato al parlamento, senza cartelloni né annuncio radiotelevisivi. In questo caso, la recente approvazione in senato della HADOPI ha certamente giocato un ruolo fondamentale.
Ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione.
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