Il rover Curiosity cambia computer, la memoria fa le bizze

Cambio di "cervellone" per il rover Curiosity su Marte. La NASA lo sta facendo passare a un compute di backup dopo che soluzione primaria usata dallo scorso agosto è incappata in un problema con la memoria flash.

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a cura di Manolo De Agostini

Il rover della NASA Curiosity ha dovuto cambiare il proprio computer, poiché la soluzione primaria è incappata in un errore di memoria. Il tutto sta avvenendo in questi giorni, per ora senza grandi problemi, non solo perché il rover è dotato di una soluzione di backup, ma anche grazie alla competenza degli uomini dell'agenzia spaziale statunitense.

"Questo passaggio intenzionale pone il rover in uno stato precauzionale di minima attività chiamato safe mode. Il team farà passare il rover dalla modalità sicura allo stato operativo nei prossimi giorni e risolverà i problemi che hanno influenzato l'operatività. Quanto avvenuto è relativo a un difetto nella memoria flash collegata all'altro computer, ora inattivo", si legge sul sito della NASA.

Curiosity, come molti veicoli spaziali, ha un paio di computer principali ridondanti in modo da avere una soluzione di backup nel caso si verifichino problemi più o meno gravi. Abbiamo quindi due RAD750, cioè dei computer con motherboard, RAM, ROM e CPU realizzati dall'inglese BAE Systems. A bordo troviamo un processore PowerPC 750 a 200 MHz, 256KB di EEPROM, 256 MB di DRAM e 2 GB di spazio di memoria flash.

Ognuno dei computer - che la NASA chiama A-side e B-side - è dotato rispettivamente di altri sottosistemi ridondanti collegati solo a quello specifico computer. In pratica non ci sono elementi condivisi. Curiosity opererà con il computer "B-side", come ha già fatto durante la parte di volo dalla Terra a Marte. Il computer "A-side" è stato in funzione da prima dell'atterraggio dell'agosto 2012 fino a mercoledì scorso.

Magdy Bareh, uno degli ingegneri deputati alla risoluzione delle anomalie, ha dichiarato che mentre lavorano per ripristinare l'operatività sul secondo computer, stanno anche lavorando per determinare il modo migliore per ripristinare il computer A-side in modo che possa tornare a essere una soluzione di backup adeguata.

Lo scorso mercoledì il rover ha comunicato con la Terra durante tutte le finestre programmate, senza però inviare i dati registrati ma solo le informazioni di stato. Tali dati hanno svelato che il computer non era entrato, come pianificato, nella tradizionale modalità giornaliera "sleep". Al Jet Propulsion Laboratory della NASA, attraverso un lavoro di diagnostica durante una simulazione, è stato determinato che il problema riguarda la corruzione di una locazione di memoria usata per l'indirizzamento dei file.

Non è ancora certo come mai si sia verificato il problema, ma potrebbe essere stato causato da un raggio cosmico vagante. "L'hardware che inviamo nello spazio è tollerante alle radiazioni, ma c'è un limite di resistenza", ha dichiarato Richard Cook del NASA Jet Propulsion Laboratory. "È possibile che particelle ad alta energia abbiano causato la corruzione della memoria. È una possibilità che stiamo esaminando".

Nel frattempo serviranno giorni o tutt'al più una settimana di lavoro per rendere Curiosity nuovamente operativo. Un meritato riposo per il rover che poco tempo fa ha iniziato a trivellare le rocce di Marte in cerca di conferme sulla presenza di acqua allo stato liquido in un lontano passato sul Pianeta Rosso.