In Ferrari più chat e chiacchiere, le mail rubano tempo

Luca Cordero di Montezemolo ha deciso di contingentare il mailing aziendale interno.

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a cura di Dario D'Elia

In Ferrari d'ora in poi gli ingegneri si parleranno un po' di più e spediranno meno mail. Il presidente Luca Cordero di Montezemolo ha detto basta: ogni dipendente potrà recapitare lo stesso messaggio fino a un massimo di tre colleghi, dopodiché scatterà il blocco. Secondo le stime interne il mailing indiscriminato fa perdere dalle 5 alle 20 ore alla settimana; inoltre pare che nel 20% dei casi i riceventi vengano aggiornati su argomenti estranei alla loro attività.

In Ferrari non si scherza e il fattore tempo è quasi un asset aziendale. Ma questa piccola rivoluzione sta investendo aziende di tutto il mondo, da New York a Parigi. E non è un caso che il colosso dell'informatica francese Atos abbia deciso di estremizzare ulteriormente il provvedimento. "Se qualcuno mi vuol parlare può chiamarmi o mandarmi un messaggio via chat", ha spiegato Thierry Breton, AD dell'azienda ed ex ministro delle finanze francesi. Chat e social network interni consentono di risparmiare un quinto del tempo, ma l'obiettivo è di ridurre il mailing quasi allo zero.

"Che cacchio mi mandate la mail... me ne sono accorto da solo che è esplosa!"

Ovviamente i dipendenti di queste aziende non sono così entusiasti e quando una società di consulenza statunitense ha comunicato al suo staff che il mailing interno sarebbe stato sospeso per una settimana si è scatenato il panico. Il timore per tutti era di doversi fermare ogni due minuti per star dietro a chat o telefonate. In verità secondo gli esperti spesso le mail alimentano un piano di comunicazione superficiale, distratto.

E così 7 giorni di inferno sembrerebbero aver insegnato a prestare più attenzione alle comunicazioni e selezionare meglio gli interlocutori.

"È un'invasione, è burocrazia. Ti senti l'anima in pace perché hai spedito la lettera senza pensare al tempo che fai perdere all’altro che deve leggersi righe su righe prima di capire che quel messaggio non c’entra nulla col suo lavoro", ha confermato un dirigente Ferrari a La Repubblica".

"Scusa Fernando, ora ci metto una pezza"

"Qualcuno qui è terrorizzato dalla novità, ma in realtà noi siamo in tremila, tutti nello stesso posto, un colpo di telefono, quattro passi. Si fa prima e ci si capisce meglio". Qualcuno parla anche di stress inferiore e un aumento della produttività.

La strategia è senza dubbio interessante però rimangono dei dubbi. Il primo è che spesso la distrazione fa dimenticare le segnalazioni dei colleghi, quindi una mail può essere utile come memo. In secondo luogo la mail è una prova di avvenuta comunicazione, che in caso di bisogno può essere sottoposta al capo. Infine la comunicazione scritta dovrebbe prestarsi meno a interpretazioni: a volte parli con un collega e questo sta pensando alla lista delle spesa.

Indicativamente una stretta può anche essere benvenuta, ma l'estremizzazione potrebbe comportare gravi effetti collaterali. Il più sottovalutato è quello che riguarda il cosiddetto "multi-tasking". Non tutti sono in grado di svolgere adeguatamente il proprio lavoro se interrotti costantemente da chat o conversazioni. Ci vuole del tempo per imparare a farlo.

Sempre che la lista della spesa della moglie non sia troppo lunga e complessa. In quel caso tocca ripetersela come un mantra per tutto il giorno. Ecco. Perché la cara amata non mi manda una mail? Scuola Ferrari senza dubbio.