Insegnare a una Intelligenza Artificiale, mai così facile

Il rapporto uomo-macchina è da sempre un grattacapo per tutti gli sviluppatori, se poi parliamo di reti neurali, intelligenze artificiali e apprendimento il discorso si fa ancora più arduo. Ma un ex ingegnere Apple ha realizzato un'app con cui insegnare all'IA The Brain è un gioco da ragazzi.

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a cura di Alessandro Crea

Mike Matas, ex ingegnere Apple, ha realizzato un'interfaccia semplice tramite cui insegnare a un'intelligenza artificiale avanzata basata su reti neurali, chiamata The Brain.

Quest'ultimo è un progetto che sta portando avanti nel tempo libero e, come tutte le reti neurali in grado di apprendere autonomamente, è estremamente complesso. Tuttavia Matas ha compreso che per velocizzarne le capacità di apprendimento bisognava trovare una soluzione che rendesse semplice sia a un essere umano immettere nuove informazioni, sia all'intelligenza artificiale stessa apprenderle e catalogarle.  

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Così ha optato per la soluzione più semplice, che solitamente è anche la più efficace: avendo lavorato in passato sulle interfacce di Apple Maps, Foto e Camera e su quella del termostato intelligente Nest, ha sviluppato l'intero progetto tramite Quartz Composer, un linguaggio di programmazione visuale parte di Xcode, la suite di strumenti Apple destinati agli sviluppatori di software e app per iOS e OS X.

Per il momento The Brain sembra in grado di riconoscere solo delle emoticon, ma siamo solo agli inizi e poi soprattutto ciò che conta è il procedimento con cui è possibile insegnargli e il modo in cui poi The Brain procede in maniera autonoma, avanzando ipotesi su simboli che ancora non conosce, il tutto senza che nulla sia pre-programmato.

L'obiettivo principale di Matas era infatti proprio di realizzare una struttura complessa in modo che risultasse di semplice utilizzo: "All'interno è follemente complesso, ma esternamente è abbastanza semplice. Lo stesso processo che gli permette di imparare e riconoscere ciò che significa una determinata icona gli può permettere di imparare anche un sacco di altre cose. Sarebbe interessante pensare quindi, se questo genere di cose fossero realizzate in maniera un po' più semplice da usare, che tipo di idee potrebbero venire fuori".