Conclusioni

DHCAT è un benchmark sviluppato da Intel in grado di testare un PC in tutte le applicazioni multimediali. Con questo test potrete valutare se un PC ha le carte in regola per diventare il fulcro del vostro sistema Home Theater.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Il nostro esperimento ha portato a conclusioni che erano ovvie dal principio: sulla carta l'insieme di operazioni incluse nel DHCAT, e il pesante ricordo a quattro operazioni simultanee in ogni scenario da un notevole vantaggio al processore quad-core su quello dual-core. È evidentemente un vantaggio formidabile, che permette di ottenere i risultati DHCAT più alti che abbiamo mai visto: 280 con vista e 287 con Windows MCE 2005 (XP). Tuttavia non vediamo ragioni concrete per passare da XP a Vista, in particolare per via della relativa assenza di giochi e applicazioni grafiche che usino le DX10 (però le cose cambieranno nel 2008, e ci aspettiamo una situazione molto diversa verso la metà dell'anno prossimo).

Con l'arrivo del processore Intel quad-core QX6600 (Kensfield, 65nm, 2.4 GHz, 8 MB di cache L2) disponibile a breve a prezzi molto contenuti, e il QX6700 (Kentsfield, 65 nm, 2.66 GHz, 8 MB L2 cache), ad un prezzo poco maggiore, possiamo pensare che ci si potrà portare a casa i vantaggi di un quad-core per meno di quello che costa un QX6800 o il nuovo QX6850. Anche se la gestione di numerose operazioni multimediali rappresenta di certo un aspetto importante, potrebbe comunque avere senso cercare di spendere qualcosa in meno per un processore quad-core un po' più datato; così come potrebbe valere la pena di stare a vedere come evolve la serie AMD Barcelona o vedere le future offerte Intel quad-core dei prossimi mesi.

Per giustificare un processore con più di due core, ci vuole un notevole insieme di richieste pesanti, e di certo le operazioni multimediali, la modifica o l'authoring video, il lavoro su modelli 3D e altre cose sono il tipo di lavoro che si avvantaggia delle prestazioni extra di un quad-core.  Il DHCAT potrebbe, alla fine, non rivelarsi una grande idea, né tanto meno una killer application, ma indica con sicurezza che, quando si tratta di gestire una grossa mole di dati multimediali, più core ci sono e meglio è.