Intel produrrà FPGA di Altera con processo a 14 nanometri

Intel ha siglato l'ennesimo accordo produttivo. L'azienda metterà a disposizione di Altera Corporation le proprie linee produttive e il processo a 14 nanometri FinFET per realizzare FPGA.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel realizzerà Field Programmable Gate Array (FPGA), cioè un circuito completamente programmabile, per Altera Corporation usando il processo produttivo a 14 nanometri FinFET. Si tratta dell'accordo di maggiore spicco per Intel da quando ha aperto le proprie fonderie a terze parti, oltre che il primo sui 14 nanometri, un processo che commercialmente vedremo solo nel 2014.

Altera non ha svelato i dettagli economici del patto di ferro con Intel, né quali prodotti saranno realizzati dalle linee di produzione della casa di Santa Clara. L'azienda, per bocca dell'amministratore delegato John Daane, ritiene che Intel sia dai due ai quattro anni avanti agli altri produttori con il processo a 14 nanometri FinFET e questo darà ai propri FPGA di fascia più alta vantaggi in termini di densità, prestazioni e consumi.

Le soluzioni di fascia più alta rappresentano all'incirca la metà del mercato FPGA, con Altera che dichiara di essere leader con le proposte a 40 e 28 nanometri, e che promette di estendere il proprio vantaggio grazie all'aiuto di Intel. A subire l'offensiva di Altera sarà la sua principale rivale, Xilinx. Secondo l'AD le soluzioni a 14 nanometri potrebbero consentire ad Altera di scalfire il mercato degli ASIC e dispositivi standard per applicazioni specifiche.

Intel ha promesso ad Altera accesso al processo produttivo a 14 nm per una durata di 12 anni, in modo da soddisfare le necessità di clienti come quelli della Difesa. L'accordo dovrebbe consentire l'uso anche di processi produttivi più avanzati, ma per ora non ci sono dettagli specifici. L'intesa con Intel non vuol dire che Altera chiuderà i rapporti con TSMC, con la quale finora ha avuto un ottimo rapporto. L'azienda continuerà ad avvalersi della fonderia taiwanese ma non esclude di rivolgersi anche ad altre fonderie oltre alle già citate Intel e TSMC. Si valuterà "processo produttivo dopo processo produttivo".

Per Intel l'accordo con Altera è importante perché le consentirà di mantenere in funzione i propri impianti anche se l'azienda avesse dei problemi con la propria produzione. Oggi Intel ha di fatto degli impianti che non operano a regime, in quanto il mercato PC si è contratto e l'azienda deve ancora sfondare sul mercato mobile. Per questo accordi con terze parti come quello di cui vi stiamo parlando stanno diventando sempre più numerosi per Intel.

L'azienda aveva già annunciato in passato la produzione degli FPGA di Achronix e Tabula con il processo produttivo a 22 nm FinFET. Intel ha inoltre siglato un patto con Netronome, che progetta chip di rete. Da mesi si parla di un possibile intesa per realizzare ASIC a 22 nanometri di Cisco e in passato c'è chi ha ventilato un possibile accordo con Apple.

"Chiaramente questo è un passo avanti per noi", ha affermato un portavoce di Intel. "Stavamo procedendo lentamente e con cautela [nel business delle fonderie] e ora stiamo aumentando il ritmo," ha aggiunto. Joanne Itow, analista di Semico Research Corporation, ha dichiarato che l'accordo rende Intel un contendente nel mercato della produzione, notando come il fondatore di TSMC Morris Chang abbia definito la casa di Santa Clara "un avversario" in una recente conference call.