Intel Project Alloy, la realtà virtuale senza fili

Project Alloy è la realtà virtuale secondo Intel, completamente senza fili. Sarà un progetto Open a disposizione delle aziende.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

All'Intel Developer Forum 2016 sono tante le novità presentate, ma senz'altro la più interessante, o almeno quella che avrà maggior impatto sugli utenti casalinghi, si chiama "Project Alloy" ed è un piattaforma aperta per la creazione di un dispositivo di realtà virtuale completamente senza fili. Oggi i principali attori di questo segmento di mercato crescente sono HTC con il Vive e Oculus Rift, entrambi prodotti in grado di offrire una grande esperienza d’immersione virtuale, ma entrambi legati a posizioni fisse. Il Vive permette di muoversi all’interno dei uno spazio limitato, una stanza che deve essere adibita alla realtà virtuale.

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Intel Project Alloy

Lo scopo di Project Alloy è rompere le barriere dello spazio fisico e integrare in unico dispositivo tutto quello che serve per immergersi in un mondo virtuale. Questo significa avere un mix di sensori, una batteria, e la potenza di elaborazione necessaria a ricreare l’ambiente virtuale. All'interno di Project Alloy c’è il modulo RealSense, videocamere che riescono a rivelare gli oggetti e il loro posizionamento nello spazio tridimensionale. Questo non solo permette di "vedere" lo spazio che ci circonda, ma anche di portare oggetti reali nello spazio virtuale: immaginate di usare le vostre mani per interagire con oggetti virtuali.

La demo che abbiamo visto durante la presentazione mostra una grafica elementare, lontana da quello che PC con processori e schede grafiche moderne sono in grado di generare, ma questo è il prezzo da pagare per una VR completamente integrata e senza fili. Un primo passo che permetterà di esplorare le potenzialità della VR Untethered. 

Alloy demo small

A partire dalla metà del 2017 le aziende che vorranno potranno usare Project Alloy per creare le proprie soluzioni di realtà virtuale. Attendiamo quindi il proliferare di nuovi prodotti, che tuttavia, almeno all’inizio, difficilmente infastidiranno le soluzioni attuali, ma saranno in grado di mostrare nuovi modi per usare la realtà virtuale.