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a cura di Alessandro Crea

Ricercatori canadesi dell'INRS (National Institute of Scientific Research) dell'Università di Montreal hanno pubblicato uno studio su un metodo innovativo per ottenere l'invisibilità degli oggetti in condizioni reali, ossia di giorno, con la luce solare. Prima di poter essere utilizzata per far "sparire" persone o oggetti, questa soluzione sarà però presumibilmente adottata per aumentare la sicurezza nella trasmissione dei dati nell'ambito delle telecomunicazioni.

Per comprendere come mai la stessa tecnologia possa essere utile a impieghi così differenti, dobbiamo capire come funziona.

Come tutti sappiamo il nostro occhio coglie solo una piccolissima parte dello spettro che raccoglie le differenti frequenze della radiazione elettromagnetica, dai raggi X ai colori. Ciò che normalmente noi vediamo è dunque l'interazione tra le frequenze luminose visibili e gli oggetti. Un oggetto blu ad esempio viene attraversato da tutte le frequenze luminose contenute nella luce, ad eccezione appunto del blu, che viene riflesso e colto dal nostro occhio, consentendoci di vedere l'oggetto di quel colore.

 
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Maccanismo di funzionamento del sistema di invisibilità spettrale

La maggior parte delle tecniche sperimentate fino ad ora per ottenere l'invisibilità mirano a distorcere il percorso delle varie frequenze affinché si propaghino attorno all'oggetto anziché attraversarlo. Tale approccio però funziona bene solo quando si utilizza una luce di un colore specifico, ma quella solare e anche la maggior parte delle luci artificiali, sono invece di tipo "broadband" e trasmettono cioè contemporaneamente tutte le frequenze dello spettro visibile, e visto che ogni lunghezza d'onda ha un percorso specifico, distorcerle tutte è abbastanza problematico.

I ricercatori canadesi hanno quindi pensato a un approccio radicalmente diverso, utilizzando un filtro che trasferisce l'energia della specifica lunghezza d'onda riflessa dall'oggetto, ad esempio il verde, a una di quelle che lo attraversano, ad esempio il blu.

Leggi anche: Mantello dell'invisibilità fatto con i metamateriali

L'oggetto viene così attraversato dalla luce dell'intero spettro visibile, senza riflettere nessuna delle varie lunghezze d'onda. Un secondo filtro "in uscita" ripristina poi la situazione iniziale, ritrasferendo l'energia dal blu al verde, rendendo così l'oggetto invisibile all'occhio umano.

Il problema al momento è che questa soluzione funziona solo se si osserva l'oggetto nella stessa direzione da cui proviene la luce che lo colpisce, mentre da altre angolazioni resta ovviamente visibile. José Azaña, scienziato a capo del team di ricerca, è comunque convinto di poter espandere tale effetto a tutte le angolazioni, ma ci sarà bisogno di altro tempo per espandere la ricerca.

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Nel frattempo, se la soluzione non è ancora in grado di far sparire gli oggetti, può rendere "invisibili" i dati e potrebbe tornare utile quindi per quanto riguarda la sicurezza nelle comunicazioni. ‎Gli attuali sistemi di telecomunicazioni infatti utilizzano la luce a banda larga per trasferire i dati ed elaborare le informazioni. Il sistema di invisibilità spettrale potrebbe quindi essere utilizzato per determinare in modo selettivo quali operazioni vengono applicate a una lunghezza d'onda specifica, rendendola invisibile per un determinato lasso di tempo, impedendone così l'intercettazione.‎


Tom's Consiglia

L'uomo invisibile di H. G.Wells è un classico semrpeverde sull'argomento.