Difficile immaginare Internet spezzettata "in una moltitudine di reti nazionali", ma è quanto sostiene l'Aisi, il nostro servizio segreto interno. Nel documento consegnato a inizio dell'anno alla presidenza del Consiglio, e visionato in anteprima da Repubblica, si scopre che i potenti della Terra hanno già deciso il destino della Rete. Per proteggere privacy, infrastrutture civili e aziende l'unica soluzione pare essere quella dell'approccio organico al problema.
Angela Merkel non a caso ne parlerà mercoledì con Francois Hollande, come spiega Le Figaro. L'ipotesi sul tavolo è creare una Internet europea "in modo che nessuno che invia una email e altre informazioni lo debba fare dall’altra parte dell’Atlantico". Insomma, lo scandalo Datagate si fa ancora sentire.
Internet UE
Ora, l'argomento è decisamente interessante perché sotto il profilo tecnico nessuno ha mai pensato a qualcosa di simile. Probabile che venga giocata la carta di un cloud europeo con dati crittografati dove archiviare probabilmente tutto ciò che è sensibile. Ma anche attivare server per la gestione di telefonate e mail, nonché implementare nuove dorsali in fibra comunitarie.
Secondo l'Aisi non solo verranno attivati nuovi strumenti per proteggere la privacy degli utenti ma i governi assolderanno cyber specialisti per lo spionaggio. Il riferimento è allo scandalo che ha investito la National Secutity Agency e la diffusione dei suoi 1,7 milioni di documenti confidenziali.
"Le più dirette conseguenze di queste rivelazioni potranno essere la scomparsa di un'unica Rete e la contestuale comparsa di una moltitudine di reti nazionali", si legge nel dossier italiano. "Non a caso la Cina è stata la prima a muoversi verso la nazionalizzazione dei propri servizi per assicurarsi il controllo di tutta l’informazione che circola all’interno del Paese".
A questo punto toccherà al prossima Governo proseguire o meno su questa strada.