La fine di Internet: il domani è fatto di filiali nazionali

Internet cambierà nei prossimi anni. La politica vuole filiali nazionali per proteggere al meglio i dati sensibili dei cittadini. E non solo.

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a cura di Dario D'Elia

Difficile immaginare Internet spezzettata "in una moltitudine di reti nazionali", ma è quanto sostiene l'Aisi, il nostro servizio segreto interno. Nel documento consegnato a inizio dell'anno alla presidenza del Consiglio, e visionato in anteprima da Repubblica, si scopre che i potenti della Terra hanno già deciso il destino della Rete. Per proteggere privacy, infrastrutture civili e aziende l'unica soluzione pare essere quella dell'approccio organico al problema.

Angela Merkel non a caso ne parlerà mercoledì con Francois Hollande, come spiega Le Figaro. L'ipotesi sul tavolo è creare una Internet europea "in modo che nessuno che invia una email e altre informazioni lo debba fare dall’altra parte dell’Atlantico". Insomma, lo scandalo Datagate si fa ancora sentire.

Internet UE

Ora, l'argomento è decisamente interessante perché sotto il profilo tecnico nessuno ha mai pensato a qualcosa di simile. Probabile che venga giocata la carta di un cloud europeo con dati crittografati dove archiviare probabilmente tutto ciò che è sensibile. Ma anche attivare server per la gestione di telefonate e mail, nonché implementare nuove dorsali in fibra comunitarie.

Secondo l'Aisi non solo verranno attivati nuovi strumenti per proteggere la privacy degli utenti ma i governi assolderanno cyber specialisti per lo spionaggio. Il riferimento è allo scandalo che ha investito la National Secutity Agency e la diffusione dei suoi 1,7 milioni di documenti confidenziali.

"Le più dirette conseguenze di queste rivelazioni potranno essere la scomparsa di un'unica Rete e la contestuale comparsa di una moltitudine di reti nazionali", si legge nel dossier italiano. "Non a caso la Cina è stata la prima a muoversi verso la nazionalizzazione dei propri servizi per assicurarsi il controllo di tutta l’informazione che circola all’interno del Paese".

A questo punto toccherà al prossima Governo proseguire o meno su questa strada.