La foto è vera ma il giudice la rifiuta perché sembra generata dall'IA

Durante un concorso australiano, una fotografia viene erroneamente valutata come "generata dall'IA", generando quesiti molto importanti.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Un rivenditore di materiale fotografico, in Australia, è finito sotto i riflettori dopo aver squalificato una fotografia, scattata con un iPhone, durante il suo annuale concorso di fotografia. I giudici della competizione, difatti, hanno stabilito che l'immagine, ricca di elementi surreali, sembrava "generata da un'IA".

La foto in questione, scattata da Suzi Dougherty, mostra suo figlio in posa con due manichini, durante una mostra di Gucci presso il Powerhouse Museum di Sydney, in Australia. Inizialmente, la giuria ha apprezzato molto la foto, ma dopo ulteriori discussioni è emerso il sospetto che l'immagine potesse essere stata creata sfruttando un'intelligenza artificiale. I giudici hanno deciso di escluderla dal concorso, sottolineando l'importanza di valorizzare la creatività umana e la pratica fotografica basata sull'esperienza di vita reale.

La vicenda ha generato un dibattito interessante sulla pagina Instagram di Charing Cross Photo, dove gli organizzatori del concorso hanno pubblicamente annunciato la squalifica della foto di Dougherty. Tuttavia, quattro giorni dopo, gli organizzatori hanno comunicato che Dougherty aveva confermato la realtà della sua creazione fotografica, portando l'organizzatore del concorso, Iain Anderson, ha emettere una lettera di scuse per l'errore commesso, riconoscendo l'importanza di imparare dai propri sbagli.

Questa controversa storia, però, ha sollevato importanti questioni riguardanti i concorsi fotografici nell'era dell'intelligenza artificiale. Molti membri della comunità fotografica, difatti, hanno chiesto maggior chiarezza sulle regole di partecipazione, su come venga presa la decisione che un fotografia sia generata da un'IA e se suddette foto possano partecipare o meno ai concorsi fotografici.

Alcune competizioni, infatti, potrebbero decidere di escludere completamente le foto generate dall'IA, mentre altre potrebbero creare una nuova categoria specifica per queste immagini. È fondamentale definire chiaramente ciò che è accettabile e ciò che non lo è, al fine di evitare futuri malintesi e controversie.

Come alcuni di voi si ricorderanno, infatti, fu proprio una fotografia realizzata tramite un'IA (presente qui sopra) a vincere il Sony World Photo Competition. La situazione attuale evidenzia la necessità di adeguarsi ai tempi e rivedere le regole dei concorsi di fotografi. L'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella creazione di immagini è una realtà con cui bisogna confrontarsi e le regole dei concorsi devono tenerne conto.

La trasparenza, e la chiarezza nelle linee guida, saranno fondamentali per garantire l'equità e la comprensione nell'ambito delle competizioni fotografiche. In caso contrario, nuove controversie potrebbero presto dominare le cronache dei concorsi fotografici.