Il Pentagono sta studiando la realizzazione di mani robotiche simili a quelle umane, da usare come protesi o dispositivi avanzati. In un video di recente pubblicazione vediamo due di queste mani al lavoro con la ruota di un'auto: "Siamo quasi al punto di rimettere i bulloni" ha spiegato Gill Pratt della DARPA.
La mano umana è uno dei sistemi più complessi che ci siano noti, e riprodurla è sempre stato un obiettivo ambizioso. I risultati ottenuti dagli scienziati statunitensi sono quindi ai limiti dell'incredibile, e ci fanno sperare che presto da questo progetto nasceranno protesi usabili in campo medico, e robot capaci di svolgere compiti ancora più avanzati.
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Ad alimentare la speranza, c'è il fatto che il Pentagono è riuscito a ridurre il costo di queste mani a 3000 dollari per unità, se realizzate in lotti da mille. Un prezzo stracciato, possibile grazie anche all'uso di tecnologie quotidiane - il lavoro sulle protesi tuttavia deve ancora cominciare.
Per completare attività come quella mostrata nel video, le mani robotiche dovranno avere una maggiore destrezza, ma questo non è l'unico obiettivo: gli scienziati della DARPA, per esempio, vogliono realizzare mani capaci di riconoscere oggetti e materiali solo toccandoli, e di realizzare diversi compiti specifici.
Quanto alla realizzazione di protesi, la DARPA non ha praticamente ancora cominciato ad esplorare tale possibilità, ma ha comunque assegnato fondi alla John Hopkins University per realizzare un'interfaccia neurale: un collegamento diretto tra la mano (o braccio) robot e il sistema nervoso del paziente.