La NASA lavora a un motore nucleare per le astronavi

La fissione nucleare potrebbe essere la risposta ai bisogni energetici delle astronavi. L'esperimento DUFF realizzato da specialisti della NASA mostra infatti che tale strada è percorribile e ha costi ragionevoli.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La NASA sta lavorando a un motore nucleare per sostenere l'esplorazione spaziale. Gli scienziati della nota agenzia spaziale, insieme ai colleghi del Ministero dell'Energia statunitense (Department of Energy, DOE) hanno infatti messo a punto un piccolo reattore e un ingegnoso sistema per il trasferimento del calore, che potrebbero trovare posto a bordo di una navicella.  

I ricercatori hanno messo in pratica le loro teorie con un esperimento chiamato DUFF (Demonstration Using Flattop Fissions), che trova il proprio punto nevralgico nella tecnologia dell'heatpipe - un elemento ben noto agli appassionati hardware, già che si ritrova in motherboard e dissipatori.

Il progetto DUFF

Il condotto di calore è stato usato per raffreddare un piccolo generatore nucleare; l'energia termica a sua volta alimentava un Motore Stirling. Il risultato è che sono stati prodotti circa 24 watt di potenza: pochi naturalmente per far funzionare un veicolo spaziale, ma una base credibile per la realizzazione di un sistema più grande e complesso.

"La tecnologia heatpipe fu inventata a Los Alamos nel 1963. Un heatpipe è un tubo sigillato con fluido al suo interno, che può trasferire efficientemente il calore prodotto da un reattore senza parti in movimento. Un motore Stirling è un motore a circuito chiuso relativamente semplice che converte il calore in elettricità tramite gas sotto pressione che muove un pistone", si legge infatti sul sito del Los Alamos National Laboratory.

Il concetto è quindi piuttosto semplice, ma metterlo in pratica è ben altra cosa. C'è voluto il lavoro di molti specialisti per realizzare il DUFF, e applicare quest'ultimo ai viaggi siderali richiede inoltre considerazioni di scala ben diverse. "La più grande differenza tra il DUFF e un possibile sistema di volo è che la temperatura per alimentare il motore Stirling dovrebbe essere più alta per ottenere l'efficienza e la potenza necessarie a una missione spaziale", ha spiegato uno dei ricercatori. In linea di massima il DUFF può rappresentare uno dei molti moduli di alimentazione che sarebbero necessari su una nave spaziale.

Dotazione minima per il viaggio nello spazio

Potenzialmente questa novità potrebbe portare a una svolta nell'esplorazione dello spazio, non solo per l'aumento di energia disponibile, ma anche e soprattutto per una questione di costi. L'esperimento infatti "è stato portato dall'idea alla realizzazione in sei mesi, per meno di un milione di dollari". 

Qualcuno probabilmente storcerà il naso di fronte all'idea di usare una tecnologia sporca e poco elegante come la fissione nucleare per uno scopo tanto nobile come la navigazione tra le stelle. Dopotutto c'è chi è convinto che tra non molto saremo in grado di piegare lo spazio-tempo, quindi perché darsi pena con l'uranio?

Forse perché a ben guardare quella della fissione nucleare è un'ipotesi più concreta e percorribile, anche se meno affascinante. Restiamo ovviamente in trepidante attesa per veder realizzate altre idee, dall'allevamento dei T.A.R.D.I.S al Motore a Gatto Imburrato, senza dimenticare la Propulsione a Improbabilità Infinita o i cristalli di dilitio. Voi quale preferite?