La rivista Nature premia la Scienza italiana

Prestigioso riconoscimento per l'astrofisica italiana Marica Branchesi, che è stata inserita da Nature fra i 10 studiosi che hanno maggiormente contribuito alla Scienza nel 2017.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'Italia è di nuovo, meritatamente, in prima fila nella ricerca scientifica. La prestigiosa rivista Nature infatti ha stilato come ogni anno la lista degli studiosi che hanno maggiormente contribuito alla Scienza, e fra i primi 10 personaggi del 2017 c'è l'italiana Marica Branchesi, astrofisica ricercatrice al Gran Sasso Science Institute (GSSI), che ha partecipato al progetto Virgo per l'identificazione delle onde gravitazionali.

Marica, che ha combattuto  affinché i colleghi riconoscessero l'importanza delle onde gravitazionali. Un argomento che - dopo il Nobel 2017 per la Fisica - ancora una volta si riconferma di primaria importanza. Dopo la prima rilevazione del febbraio 2016, ce ne sono state di successive da parte del rivelatore statunitense Ligo, e il 14 agosto scorso dell'impianto italiano Virgo.

Virgo

Virgo

È proprio per quest'ultimo evento che Marica Branchesi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento, anche se come ha tenuto a sottolineare "è  stato il frutto del lavoro di squadra".

Gli altri riconoscimenti dimostrano poi per l'ennesima volta come proprio il lavoro di squadra sia importante e come nazionalità, religione e conflitti politici siano estranei al mondo scientifico. La dimostrazione più lampante riguarda l'acceleratore Sesame costruito in Medio Oriente (anche qui c'è il contributo italiano, con la partecipazione dell'INFN).

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Sesame (Synchrotron-light for Experimental Science and Application in the Middle East) è infatti frutto della collaborazione fra scienziati e ingegneri di Israele, Turchia, Egitto, Iran, Giordania, Pakistan, Cipro e Palestina. Merito del lavoro di diplomazia dello scienziato Kaled Toukan, ora direttore della struttura oltre che titolare del riconoscimento da parte di Nature.

Restando nell'ambito della Scienza è importante ricordare anche la menzione in onore di Pan Jianwei della University of Science and Technology of China, che con il suo gruppo di lavoro ha teletrasportato quantisticamente un fotone dal nostro pianeta a un satellite in orbita sfruttando l'entanglement. Non siamo ai livelli di Star Trek, ma confessiamo che la sua impresa ci ha fatto sognare un pochino.

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Pan Jianwei

Questi riconoscimenti sono indicativi di come la Scienza e la ricerca scientifica stia rivestendo un ruolo sempre più importante anche in Italia, e di come nonostante si parli tanto di mancanza di fondi e di fuga dei cervelli il nostro Paese riesca comunque ad emergere grazie all'impegno e alla collaborazione di persone come Marica Branchesi, e molte altre che spesso restano sconosciute ma la cui importanza è parimenti fondamentale.


Tom's Consiglia

Se volete conoscere le onde gravitazionali dal punto di vista dei ricercatori italiani vi consigliamo di leggere il bellissimo libro Primi a vederle. Le onde gravitazionali, la scoperta del secolo e i ricercatori del gruppo INFN Padova-Trento