La rivoluzione dei droni, il mondo si conquista dai cieli

Da Amazon ai vigili urbani, dalle pizze a domicilio ai servizi di sicurezza. I droni si preparano a conquistare il mondo, e a quanto pare non ci metteranno molto.

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a cura di Pino Bruno

Mi davano del matto, anni fa, quando dicevo che molto presto i piccoli droni per usi civili sarebbero diventati oggetti familiari. Certo, allora gli unici droni in servizio erano quelli militari, spioni e assassini.

E invece tra un po' ci vorranno i vigili urbani alati a regolare il traffico degli oggetti volanti che trasporteranno pacchi e pizze, corrispondenza e spesa a domicilio, aiuteranno i vigili del fuoco a spegnere gli incendi, i poliziotti ad acciuffare delinquenti, i detective privati a inseguire fedifraghi. Avremo droni camerieri e droni soccorritori, droni sherpa e droni voyeur. È già successo e succederà sempre più spesso.

Uno smartphone, un drone, e si è pronti a scrutare i cieli

Intanto – e non è uno scherzo come sembrava – tra poco più di un anno Amazon consegnerà i suoi pacchi anche al volo, con il servizio Prime Air. È stata una delle notizie più cliccate e commentate degli ultimi giorni. "It looks like science fiction, but it's real": sembra fantascienza ma è realtà, scrive Amazon nell'annunciare i suoi droni da trasporto.

"One day, Prime Air vehicles will be as normal as seeing mail trucks on the road today": un giorno sarà normale vedere in giro i droni Prime Air così come oggi vediamo per strada i furgoni della posta, aggiunge il colosso delle vendite online. Quando si comincerà? "We hope the FAA's rules will be in place as early as sometime in 2015. We will be ready at that time": speriamo che la Federal Aviation Administration (FAA) regolamenti il settore entro il 2015, dice Amazon, e noi per quella data saremo pronti.

Manco a farlo apposta, un altro gigante come UPS - la più grande società di spedizioni al mondo -  annuncia i suoi droni da trasporto. Le potenziali applicazioni sul campo sarebbero svariate, ma quella più credibile riguarderebbe lo spostamento di piccoli pacchi o plichi all'interno o fra vari stabilimenti.

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Droni ovunque: la resistenza è futile, scrivevamo qualche mese fa, e i fatti ci stanno dando ragione. Ci piaccia o no, presto dovremo abituarci a convivere con questi oggetti volanti. Dice la Commissione Europea che ci sono più di 400 progetti in 20 paesi europei per lo sviluppo di veicoli aerei senza equipaggio (UAV per usi civili), piccoli come un AR.Drone di Parrot o grandi come un jet Airbus A320. Entro il 2021 il giro d'affari mondiale dovrebbe superare i 130 miliardi di dollari.

E la privacy? Sarà un bel problema e – certamente – saranno indispensabili norme a tutela del nostro diritto alla riservatezza. Altrimenti? Ne sanno qualcosa i VIP. Scrive il New York Magazine che i paparazzi moderni ormai usano droni per fotografare le celebrità: è successo a Beyoncé, a Coney Island, e a Tina Turner, in Svizzera. E siamo ancora all’inizio, perché ormai le redazioni di grandi giornali ed emittenti tv (CNN, Associated Press, News Corporation) si stanno dotando di agili droni muniti di video-fotocamere da utilizzare invece dei più costosi elicotteri.

In attesa delle regole, qualcuno farà come i poliziotti turchi. A Istanbul, durante le proteste antigovernative di piazza Taksim della scorsa estate, i giovani hanno usato droni volanti per documentare le manifestazioni, e soprattutto le violenze, e gli agenti li hanno abbattuti a pistolettate. Noi siamo dalla parte degli studenti turchi, ma – in tutti gli altri casi – sarà indispensabile un’etica del drone